Blasterjaxx, Idir Makhlaf lascia i live per problemi di salute
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Come un fulmine a ciel sereno, il mondo EDM si stringe attorno ad Idir Makhlaf. Il DJ e componente dei Blasterjaxx, stando a quanto pubblicato nel pomeriggio di ieri, sarà costretto ad interrompere momentaneamente la sua attività per dei problemi di salute da non sottovalutare. Le motivazioni sono state rese note tramite un comunicato, apparso sulla pagina Facebook del duo e già ricco di supporto da parte dei fan.
La nota pubblicata attraverso i social network spiega nel dettaglio i problemi riscontrati dall'artista olandese, che inizialmente imputava i sintomi al troppo stress, al successo e all'intensificarsi delle date del tour di quest'anno. L'esplosione dei Blasterjaxx si è concretizzata dodici mesi fa, quando il tredicesimo posto nella Top 100 aveva ripagato il tanto lavoro in materia di produzione e performance. Lo stesso Idir, però, mette ordine e racconta il suo problema:
Per buona parte dell'ultimo anno, ho accusato dei problemi di salute dei quali non mi sono occupato con la costanza che meritavano. Ho rapidamente associato il tutto alla stanchezza, allo stress, alla mancanza di tempo libero: mi piace pensare da professionista, ormai è questo che siamo e non possiamo nasconderci, ma probabilmente il mio fisico non ha retto come mi aspettavo. È stata dura, ne ho parlato sia con Thom che con il nostro manager, ma anche nelle parole che utilizzavo mi sono reso conto di sottovalutare il problema. Ho inventato delle scuse per non salire in aereo, ho fatto trasferire la mia ragazza dagli Stati Uniti all'Olanda, ma non pensavo che potesse accadere una cosa del genere.
Infatti, la situazione è degenerata quando Idir ha cominciato ad avvertire autentici attacchi di panico:
Poi è successo il peggio. Prima di un'esibizione, è arrivato un attacco di panico: non riuscivo a respirare, sentivo il mondo che mi crollava addosso, ero davvero debole. Per fortuna sono stato soccorso dal medico, che mi ha consigliato di rilassarmi e non pensare al fatto che, tra meno di un'ora, sarei andato in scena. È servito, mi ha anche prescritto delle pillole lì per lì miracolose. Mi sono sentito sollevato, finchè non siamo tornati a casa dopo il tour ed è successo di nuovo. Altro attacco di panico. Ho cominciato seriamente a preoccuparmi: di me, della mia ragazza, di Thom, dei fan e di tutto ciò che sarebbe potuto accadere se avessimo mollato. Mi sono spinto troppo oltre e il nostro manager mi ha fatto capire che sarebbe stato meglio riflettere sulla vicenda. Questi problemi sono ancora un tabù nel nostro mondo, bisogna essere sempre al massimo ma non si può.
L'anticipazione sui programmi futuri lascia intendere delle modifiche interne, ma ci sarà modo e tempo di discuterne, quando il problema sarà rientrato:
Continuerò il tour al fianco di Thom fino al 28 novembre, come annunciato dal nostro staff. Da dicembre, sarà sul palco da solo a rappresentare i Blasterjaxx, ma io rimarrò attivo sul piano della produzione.
Lo stesso Thom Jongkind, infine, conclude il comunicato e si stringe al fianco di Idir:
Tutti sanno quanto siamo legati, ma è necessario che si pensi prima alla sua salute e poi a tutto il resto. Idir ha bisogno di fermarsi e tutti noi rispettiamo la sua decisione. Ha avuto il coraggio di non andare oltre, di rendere pubblico il suo problema di salute e non gli saremo accanto finchè gli servirà il nostro aiuto. Spero di riabbracciarlo quanto prima sul palco, sarò molto triste da dicembre in poi, ma adesso godiamoci novembre.
Il mondo della musica elettronica, dunque, si stringe attorno ai Blasterjaxx. La mente, inevitabilmente, va a quanto successo ai Bingo Players con la morte di Paul Baumer, ma al momento il paragone non sussiste. L'auspicio è quello di rivedere il duo al completo già dai prossimi mesi, quando l'allarme sarà definitivamente rientrato.
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