DJMAG Top 100 DJs, il rovescio della medaglia
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Che sia il punto di riferimento per tanti DJ, questo è poco ma sicuro. Che comporti un flusso mediatico di dimensioni gigantesche, in particolare per quanto riguarda il panorama EDM, è altrettanto fuor di dubbio. Ma anche l'attesissima Top 100 di DJMag, in quanto frutto di un mega-sondaggio degli utenti, non si può esattamente considerare un oracolo in materia. E le motivazioni sono svariate.
Gli ultimi anni, dunque, hanno visto il rapido cambiamento della scena. Il ranking della musica elettronica si basa principalmente sulla qualità di sfruttamento dei social e del marketing: se un artista è abbastanza famoso, o fa abbastanza scena da catalizzare l'attenzione degli appassionati, può velocemente scalare la gerarchia delle preferenze ed inserirsi nella fatidica lista dei DJ votati da ogni utente. Lo stesso Gareth Emery, protagonista assoluto di DJMag nel corso degli anni precedenti, ha espresso il suo disappunto verso la stucchevole corsa al voto che si è recentemente scatenata su Facebook, Twitter, Instagram e chi più ne ha, più ne metta:
Recentemente sono stato contattato da un'agenzia pubblicitaria, che mi ha informato delle spese di un mio collega per la scalata al vertice di DJMag: se non mi fossi uniformato alla sua campagna elettorale, avrei potuto accusare un notevole calo. Un investimento di circa 15mila dollari per un piazzamento in graduatoria va contro qualsiasi logica del proprio prodotto musicale, a mio modesto parere. Ovviamente non farò il nome dell'artista in questione, ma è ovvio che la mia considerazione nei suoi confronti è decisamente precipitata.
Queste le dichiarazioni del noto produttore di Southampton all'Huffington Post. Parole dure, che però si possono immediatamente ritrovare nelle ultime trovate social dei principali candidati alla prima posizione. La 7Up, la multinazionale che sponsorizza la Top 100, ha già collaborato con Martin Garrix e Tiësto in occasione dell'Ultra Music Festival, dando più di un indizio su quale sarà il "cavallo" da portare all'arrivo. Anche Hardwell, Dimitri Vegas & Like Mike e tanti altri DJ che orbitano nella top ten hanno avviato le proprie campagne di reclutamento fan in vista di ottobre-novembre, basandosi quindi anche su altri fattori che, con il lavoro di un anno, c'entrano ben poco. Vota anche tu! Leggi di più Redirect tra
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AnnullaChi sarà in vetta alla Top 100 di DJMag?
Lungi da noi, comunque, giudicare le qualità di ogni artista, ma diventa facile intuire la provenienza di voti "fake", assegnati anche soltanto sulla base di una sola traccia ascoltata da fine 2014 ad oggi. Le scalate di Dimitri Vegas & Like Mike e Martin Garrix, in particolar modo, potrebbero non fermarsi rispettivamente alla seconda e alla quarta posizione dello scorso anno, ragion per cui Hardwell dovrà guardarsi le spalle e blindare un tris che, al momento, è meno scontato della prima riconferma. Stesso discorso per Armin Van Buuren, che rischia di scendere dal podio per la prima volta dal 2002. Occhio, ovviamente, anche a Skrillex, Alesso e Afrojack, ma anche ai diversi premi che DJMag assegnerà alle varie categorie: tra queste spiccano quella di DJ emergente, miglior duo, miglior giovane e miglior produttore.
Al momento, però, l'argomento che tiene banco riguarda la prima posizione. Martin Garrix potrà davvero diventare il più giovane numero uno nella storia di DJMag? La speranza è che, se dovesse concretizzarsi questa ipotesi, sia dovuta soltanto al talento e alla produzione del diciannovenne DJ olandese nel corso del 2015. Per il resto, rimane solo un consiglio: mai prendere la Top 100 per verità incontrovertibile.
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