Gli anni d'oro: Jake La Furia testo e video ufficiale
Jake La Furia: Gli anni d'oro è un tributo agli 883
Jake La Furia è tornato con un nuovo singolo, che segue i precedenti "Musica commerciale" e "Inno nazionale". "Gli anni d'oro" (il testo lo trovate a fondo pagina) è il terzo estratto dal nuovo album solista del rapper dei Club Dogo, in uscita il 29 ottobre 2013.
Il brano è un chiaro omaggio a "Gli anni" degli 883 di Max Pezzali, la traccia che chiude "La donna il sogno & il grande incubo" e che negli anni '90 era un vero e proprio manifesto giovanile: quella che faceva "gli anni d'oro del grande Real, gli anni di che belli erano i film, gli anni dei Roy Rogers come jeans".
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Il video racconta in qualche modo la giovinezza di Jake La Furia, che ricorda il pallonetto di Dejan Savicevic nella finale di Coppa dei Campioni del 1994 o i cartoni dell'epoca come Mazinga Zeta, ma anche tutti gli amici lasciati per strada e gli anni passati fino a diventare zio.
Jake La Furia: Gli anni d'oro video ufficiale
Jake La Furia: Gli anni d'oro testo
Giù la pedivella
In due sopra la sella
Lanciati per la strada
Frá il cuore era una trivella
Ricordo per chiamare
Non avevo il cellulare
La musica frà non era tutta uguale
Dovrei fare le somme
Sembra che non so contare
Perfino alla mia famiglia
Non so più che raccontare
Da quando uso i contanti
Ho chiuso con tanti
Mi credono diverso
Frá hanno chiuso i contatti
Però io mi ricordo le partite
Per strada coi miei fratelli
Su un campo scassato che
ai nostri occhi sembrava Wembley
Ricordo il Genio
Mentre scalvalca Zubizarreta
Con mia madre sul divano
A guardare Mazinga Zeta
Frá le bombole e i graffiti
Le macchie sui vestiti
Io ti guardo e tu mi guardi
E sembra c'abbiano investiti
Siamo un re ed una regina
Un bambino ed una bambina
Frá il trono era una panchina
E vorrei tutto come prima
Come gli anni d'oro
Gli anni d'oro del Grande Milan
Gli anni di Van Basten e Van Damme
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni con il booster sempre in due
Gli anni di che belli erano i film
Gli anni degli spacchi In fondo ai jeans
Gli anni della techno nell'hi-fi
Gli anni del tranquillo siam qui noi
Siamo qui noi
Passano gli anni e io non metto
Questa testa apposto
Sempre la collana i denti d'oro
Ed il cappello storto
Ho un po' più di esperienza
E qualche punto in più sul corpo
Qualche amico l'ho lasciato per la strada
E qualcun altro é morto
Ora lo scooter é una moto grande
Per il resto fraté
Sono diventato zio
E lo zio é diventato padre
A fare il rap sono un colosso
Perché ho ancora la fame addosso
E frà mi scasso ancora
Ogni volta che posso
Peró ricordo ieri
Avevo piu amore e più amici veri
Oggi ho soltanto più amanti soldi e pensieri
Ho quei giorni nella testa
Una canna ed era festa
La scuola mi bastava saltarla
Che mi sentivo gangsta
Lei aveva gli occhi più grandi
Che abbia mai visto
É dentro d' ogni rima d'amore dal primo disco
Siamo un re ed una regina
Un bambino ed una bambina
Frà il trono era una panchina
E vorrei tutto come prima
Come gli anni d'oro
Gli anni d'oro del Grande Milan
Gli anni di Van Basten e Van Damme
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni con il booster sempre in due
Gli anni di che belli erano i film
Gli anni degli spacchi in fondo ai jeans
Gli anni della techno nell'hi-fi
Gli anni del tranquillo siam qui noi
Siamo qui noi
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