Myles Shear, l'uomo che ha scoperto Kygo

Un'ascesa così rapida ed efficace può sembrare allo stesso tempo semplicistica e demotivante. Eppure, non esiste alcuna ricetta segreta per raggiungere il successo nel giro di un anno e mezzo. Cosa serve? Un briciolo di tempo libero e tanta fortuna. In questo modo così superficiale e contemporaneamente sbalorditivo, Myles Shear ha creato e lanciato uno dei fenomeni della musica elettronica: Kygo.

Chiaramente, il passaggio da banale ascoltatore di musica random a manager di uno degli artisti più richiesti del momento non avviene in uno schiocco di dita. L'artista norvegese ha portato sulla scena un concetto ancora sconosciuto ai più, ovvero la tropical house, che dal 2015 è diventato il suo marchio di fabbrica ed una forza realmente trainante del movimento EDM. Il tutto grazie alla navigazione di un utente su SoundCloud, che si è accorto del talento e ha creduto in una scalata al successo teoricamente improbabile, ma che praticamente è avvenuta e continua ad evolversi.

Intervistato da Forbes, Myles Shear ha spiegato proprio così, in modo facile e leggero, il suo percorso di crescita al fianco e attraverso Kygo:

Avevo 20 anni, ascoltavo musica e casualmente ho trovato i lavori di Kygo su SoundCloud. Mi ha illuminato, al punto da spingermi a cercarlo sui social network ed instaurare un dialogo sia di carattere musicale, sia più genericamente professionale. Avremmo potuto sfruttare un blog in mio possesso, ma siamo riusciti a fare le cose in grande: siamo riusciti ad organizzare una data internazionale, a Parigi, ed è stata la prima volta in cui ci siamo incontrati di persona. È una storia semplice ed incredibile allo stesso tempo, per questo abbiamo pensato di girare un docu-film.

Quello che è capitato a Kygo e Myles Shear è il tipico caso "once in a lifetime", un irripetibile colpo di fortuna che premia talento e perseveranza. Lo stesso manager, però, mette in guardia chiunque possa pensare che il percorso sia facile per tutti:

Traspare una grande facilità, non lo nascondo, ma non posso nemmeno dire che sia sempre andato tutto liscio. L'industria musicale è un mondo spietato, senza regole e che, soprattutto, può sbatterti fuori dal giro in 24 ore. Bisogna essere sempre sul pezzo, serve innovazione, entusiasmo e lungimiranza. Non so come vedo me o Kygo tra 5-10 anni, ma so che il meglio si potrà raggiungere solo attraverso queste componenti.

Un documentario musicale, dunque, è l'idea che accomuna Kygo e Myles Shear, che nel frattempo si godono un momento di grande impatto sulla musica elettronica. È innegabile che, a prescindere dalla semplicità dell'ascesa o meno, il DJ norvegese sia riuscito a ritagliarsi uno spazio importante con l'esplosione della tropical: rimarrà il suo marchio oppure è lecito aspettarsi un restyling negli anni a venire?