Dreamy Way da Rimini con un sogno importante
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Secondo turno di presentazioni per la nostra rubrica sui talenti EDM emergenti. Stavolta tocca a Dreamy Way, al secolo Michele Bruschi, che, a dispetto della sua giovane età, sembra avere già le idee piuttosto chiare.
Parlaci delle origini del tuo progetto musicale.
Dreamy Way nasce dalla passione musicale di due giovani riminesi: Bruschi Michele, classe 1995, e Denis Mazzotti, classe 1993, che nel 2011 decidono di fondere le proprie sonorità, all'epoca progressive house.
Perché "Dreamy Way"?
Il nome nasce dal sogno comune di tutti i dj e produttori: portare sé stessi sui più grandi palchi di festival e discoteche di tutto il mondo, facendo "sognare" la gente che ti sta ascoltando. La costante ricerca di una "melodicità" per far "viaggiare" chi ascolta è una delle caratteristiche alla base di Dreamy Way.
Un produttore con il quale ti piacerebbe collaborare?
Da un anno a questa parte il progetto è portato avanti da Michele Bruschi, date alcune incongruenze musicali con l' ex socio Denis ( il progetto stava prendendo una "piega" troppo Big Room, mentre Michele adora sperimentare sempre sonorità diverse).
“Venendo alla domanda, un anno fa avrei detto Wolfgang Gartner o Madeon, mentre ora mi sento di citare Koan Sound o Culprate.
Amo le avanguardie, infatti Dreamy Way tra qualche tempo cambierà totalmente volto musicale”.
Setup preferito in studio e in console?
Il mio attuale studio è formato da due monitor Yamaha, scheda audio, tastiera midi, il da me tanto amato fl studio, birra e molte sigarette. Per quanto riguarda il dj set, non credo che abbandonerò mai i cdj, in quanto non mi sento di aver nulla a che fare con il mondo dei "laptop dj".
Con il tempo, l' unica comodità che mi sono concesso è stata l' abbandono dei CD a favore delle più comode chiavette USB.
Cosa importante che non ho ancora detto, mi sto avvicinando sempre di più alla musica dal vivo e sto abbandonando l'idea che avevo una volta del dj, che vedevo come una figura "mistica". Penso che, ora come ora, con le nuove tecnologie, il fatto che tutto sia accessibile a tutti, stia rovinando l'arte che stava dietro al djing.
Progetti futuri?
Tanti. Sto allestendo una band stile Pendulum, con cantanti in italiano, di cui io sono il tastierista e l'addetto alle parti elettroniche. Sarà completamente drum and bass dal vivo.
Ho in cantiere anche un nuovo progetto solista di cui però al momento non posso parlare.
Immagina di avere a disposizione 1 milione di euro da utilizzare in ambito musicale. Cosa faresti?
Se avessi un milione, prima di tutto acquisterei un sintetizzatore a forma di chitarra, è un mio sogno da sempre. Poi moog su moog e corsi di ingegneria del suono.
Mi piacerebbe anche aprire un locale di musica dal vivo, un circolo con tanta buona musica e birra!
SOUNDCLOUD: https://soundcloud.com/dreamyway
FACEBOOK: https://www.facebook.com/dreamyway
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