Hardwell e SoundCloud, battaglia per il copyright
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SoundCloud è senza dubbio uno strumento di grande promozione musicale, grazie al quale molti utenti possono ascoltare in anteprima le tracce dei grandi artisti. Il problema è che, spesso e volentieri, si supera quella linea sottile definita dal copyright. Hardwell è solo l'ultimo in ordine cronologico a dover fare i conti con i grattacapi creati dalla piattaforma.
Le azioni legali intraprese dall'inizio del 2015 hanno di fatto colpito diversi utenti che, non autorizzati a rilasciare brani in anteprima, si sono visti cancellare il proprio account. Il problema, però, è troppo diffuso per poter essere debellato in pochissimo tempo. Il numero 1 di DJMag, nei giorni scorsi, ha espresso tutto il suo disappunto sul proprio profilo Twitter, accusando l'organizzazione di SoundCloud circa l'intervento ancora inadeguato riguardo la problematica del copyright.
Ovviamente, non si tratta dell'unica polemica sollevata nel mondo della musica elettronica. La posizione di Hardwell è tale da poterlo rendere il capofila di tanti colleghi, che devono regolarmente fare i conti con le violazioni dei propri diritti. In un momento delicato dell'anno come l'autunno, durante il quale vengono rilasciati album e contenuti speciali in occasione di eventi come l'Amsterdam Dance Event, è bene che le produzioni e i mix dedicati vengano adeguatamente tutelati dalle piattaforme in questione.
Difficile che la situazione possa cambiare a breve termine, anche se l'ultimatum di un DJ e produttore affermato può rappresentare il giusto viatico per la tutela dell'immagine e della produzione. La stagione appena iniziata potrebbe essere un bel banco di prova: ci si attende un controllo più ferreo sia su SoundCloud, sia da parte di SoundCloud stesso.
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