I Coldplay caricano tutta la discografia su YouTube: è guerra contro Spotify?
La lotta per la supremazia nel settore dello streaming musicale online continua e i due principali avversari oggi sono YouTube e Spotify. Il secondo ha un po' di vantaggio nei confronti del primo, visto che YouTube ha annunciato il proprio servizio dedicato alla musica solo ad ottobre 2014.
Spotify, disponibile in Italia dal 2013, è riuscito a raccogliere 60 milioni di utenti "free" e oltre 15 milioni di utenti premium, ovvero coloro che pagano per accedere ai servizi aggiuntivi della piattaforma.
Proprio in queste ore, però, una mossa piuttosto significativa di una band del calibro dei Coldplay, ha riportato la "lotta" fra i due colossi in primo piano. Potrebbe anche essere un errore di chi gestisce il canale YouTube del gruppo, tuttavia la strategia sembra decisa a tavolino.
Sulla piattaforma video di Google, infatti, poche ore fa sono comparse tutte le canzoni della band inglese. L'intera discografia dei Coldplay è ora online e ascoltabile totalmente gratis.
Il fatto che questo upload massivo sia avvenuto tutto nel giro di poche ore è sospetto: forse YouTube sta chiedendo ad artisti e band di "completare" il proprio canale in preparazione al lancio su larga scala proprio di Music Key?
Dopo tutto la posta in palio è una fetta del mercato musicale digitale di tutto rispetto. Secondo Deloitte, che ha raccolto i dati per FIMI, nel 2014 in Italia la crescita è stata ancora positiva per il secondo anno di seguito.
Se teniamo in conto che il trend era di 11 anni contrassegnati dal segno meno, allora è facile capire l'impatto dello streaming musicale sull'intero comparto.
A fare la parte del leone è proprio il mercato digitale (+43% e 23 milioni del fatturato), con una crescita del solo streaming audio e audio + video del 95%.
Si tratta, a conti fatti, del 55% del mercato contro il 34% del 2013 e di 12,6 milioni di euro incassati contro i 9,8 milioni del 2013.
Il solo streaming musicale, rappresentato per lo più in Italia da Deezer, Spotify e TimMusic, indica una crescita del 134% e 5,6 milioni di euro di giro d'affari.
Ora, che in tutto questo business ci voglia entrare anche YouTube non stupisce nessuno, vero? In USA, un mercato già da 859 milioni di dollari, Google ha reso disponibile il suo protocollo Google Cast proprio a quelle piattafome e dispositivi dediti allo streaming musicale.
Ovvero casse, soundbar e diffusori di ogni tipo e forma.
Questo permetterà ad ogni device compatibile di connettersi sul cloud di Google e "streammare" la musica direttamente da lì. I servizi compatibili? Ovviamente YouTube ma anche Netflix, Pandora e Google Play Music.
E Spotify? Al momento non è previsto, sarà un caso?
Nell'attesa di saperne di più godiamoci un po' di musica proprio dei Coldplay, che è meglio (finché resterà gratis).
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