I Marlene Kuntz tornano in radio con il nuovo singolo Oblio
Tra nostalgia e passato i tornano in rotazione radiofonica da domani (31 ottobre 2014) con "Oblio", il nuovo singolo estratto dall'album "Pansonica" - un progetto speciale per celebrare il 20esimo anniversario dell'uscita di "Catartica" e i 25 anni di carriera.
Dal comunicato stampa pubblicato dalla Sony si legge:
Oblio è una canzone d'impatto melodico che i Marlene tentarono più volte di inserire nei loro dischi a partire dal secondo, senza mai riuscire a trovare la giusta chiave per ritenersene soddisfatti (anzi, sempre allontanandosi un po' di più e poco per volta dalle prime stesure). Con Pansonica sono finalmente riusciti a tornare all'idea originaria, scoprendola la migliore possibile. Il testo usa l'immagine metaforica delle mosche nella stagione fredda, istupidite dal freddo e poco reattive, per tratteggiare le caratteristiche analoghe di una persona consapevole di ciò, pronta a riemergere per evitare il peggio.
Nel frattempo prosegue con successo il Catartica Tour 994/014, che è partito lo scorso 4 ottobre da Livorno e che si chiuderà il prossimo 20 dicembre a Siena. Sul palco, oltre ai membri fondatori Cristiano Godano (voce e chitarra), Luca Bergia (batteria, percussioni) e Riccardo Tesio (chitarra), c'è anche Luca "Lagash" Saporiti (basso).
Ascolta Oblio dei Marlene Kuntz
Leggi il testo di Oblio
Io per te non cerco sospetto e non faccio mistero
nulla di ciò perché sono mosca stupita dal gelo
stupita dal gelo
stupita dal gelo
stupita dal gelo
Io per te volteggio sbiadita le spire più rare
seguile è un ballo ubriaco che non può durare
prendimi ora prendimi al volo
È tempo di ridestare, lascive,
spettare se giuda si muove conviene aspettare negli anni
lo smalto
lo svaporare
Devi approfittare di un evento speciale
le cose sono pronte a cambiare
Devi approfittare di un evento speciale
se cessa, fare in fretta, cambiare
In oblio, le forze si imbevono di paludosa fragilità
forse è giunto il tempo di accorgersi che c'è bisogno di rapidità
In oblio, le forze si imbevono di paludosa fragilità
forse è giunto il tempo di accorgersi che c'è bisogno di rapidità
In oblio, le forze si imbevono di paludosa fragilità
forse è giunto il tempo di accorgersi che c'è bisogno di rapidità
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