EDM, partire dal basso: i precedenti lavori dei Top DJs
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In alcuni casi può trattarsi di un vero e proprio boom, come quello dei giovani Martin Garrix e Oliver Heldens, ma tanti altri colleghi non sono diventati DJ alla prima occasione utile della loro vita. Gli sfavillanti scenari EDM e techno nascondono dettagli che vanno oltre la gavetta e la crescita professionale, come dimostra la precedente carriera di diversi artisti che, al giorno d'oggi, mai si penserebbe di classificare come comunissimi ex tuttofare.
C'è chi può ritenersi fortunato anche prima di aver calcato i più importanti stages mondiali. Diplo, ad esempio, è stato un apprezzato insegnante di Philadelphia, città in cui dava ripetizioni a bambini con difficoltà comportamentali e di apprendimento. Curiosa anche la storia di un suo licenziamento, dovuto ad un twerking per stemperare la tensione e staccare dalla noia dei banchi. Ottime credenziali anche per un pilastro come Pete Tong, padrone di casa su BBC Radio 1 ma, ancor prima, firma autorevole su diverse riviste musicali a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80.
Non possono mancare nella lista Olivia e Miriam Nervo. Le gemelle australiane, prima di avventurarsi sui palchi, sono passate dalle passerelle della moda. La Chadwick Models Agency aveva pensato proprio a loro due, prima di vedersi sbarrare la strada dalla consolle. Anche in questo caso, un bel colpo di fortuna per la musica elettronica.
Più complicata, invece, l'ascesa di altri DJ. Calvin Harris e Paul Van Dyk sono sicuramente tra i più encomiabili per le difficoltà superate. Se il poliedrico artista britannico è partito dal reparto ortofrutta di diversi supermercati, il genio tedesco della trance ha dovuto fronteggiare i problemi della Berlino comunista, prima di trasferirsi dall'altra parte della capitale e cominciare la sua carriera subito dopo la caduta del Muro. Per Paul un doppio inizio come tecnico di trasmissione e falegname, poi la totale dedizione alla musica elettronica e il successo degli anni successivi. Chiude il cerchio dei grandi ostacoli un mito della techno come Richie Hawtin: per il canadese, tutto è cominciato dai banconi di McDonald's, passando poi dai generi alimentari e dalle videoteche.
Infine, i mestieri più curiosi. Vincono lo scettro della categoria due insospettabili mansioni e due DJ altrettanto inattesi. Il percorso di Laidback Luke, ultimamente anche nelle vesti di tutor musicale su YouTube, parte dalle pareti delle città olandesi: graffiti e murales sono stati la sua specialità fino all'arresto e alla fine dei suoi sogni di fumettista, portandolo a concentrarsi solo ed esclusivamente sulla musica. Kaskade, infine, conferma di essere un mormone devoto: la sua attività di missionario in Giappone è ancora molto influente sul suo stile di vita, tanto da essere ancora oggi astemio.
Non è tutto oro ciò che luccica, o almeno non lo era. I principali artisti della scena elettronica internazionale dimostrano che, nella maggior parte dei casi, il successo è una via contorta e ricca di sacrifici. Gli impieghi precedenti, infatti, segnano anche i percorsi musicali e confermano spesso la presenza di grande umanità e vicinanza ai fan. Anche i DJ sono persone come tutte le altre: come in ogni campo, basta saper sfruttare talento e occasioni.
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