Skrillex si difende dall'accusa di plagio, il video-tutorial di Sorry

Per i sostenitori dell'inesistenza di una cattiva pubblicità, c'è un caso che potrebbe far ricredere milioni di persone. Sorry di e Skrillex si avvia verso il miliardo e mezzo di visualizzazioni su YouTube, ma c'è chi supporta una tesi che rischia di essere nociva: , infatti, ha accusato il produttore statunitense di aver rubato gli accordi di Ring The Bells, brano della cantante e connazionale, il cui vero nome è Casey Dienel.

L'accusa nasce dalla parte vocal, primo sintomo di un presunto plagio già contestato dalla cantautrice del Massachusetts. A dicembre, infatti, erano già emerse le prime voci tese a screditare la collaborazione tra i due giganti di pop ed elettronica, che hanno raggiunto per l'ennesima volta il successo planetario, ma in questo caso l'avrebbero fatto con l'aiuto non concesso di una terza parte. Le azioni legali sono già partite da una settimana e le rimozioni dei video dai principali canali social è lo step più imminente.

La risposta di Skrillex, ovviamente, è stata immediata. Da produttore che ha ormai costituito un unicum nel suo genere, in particolar modo grazie alla dubstep e ad un filone alternativo alla preponderante EDM, ha deciso di pubblicare un video che assomiglia più ad un tutorial, nel quale spiega passo dopo passo la realizzazione di Sorry. L'esito che ne viene estratto? Esistono delle similitudini, certo, ma la spiegazione della produzione può ribaltare le carte in tavola e rafforzare la difesa del DJ statunitense. Le prossime settimane saranno cruciali in tal senso, con l'auspicio che non intacchino i progetti estivi dei diretti interessati.