Ligabue - "Il peso della valigia" (estratto da "Arrivederci, Mostro!")
Disponibile su iTunes http://bit.ly/arrivedercimostro "IL PESO DELLA VALIGIA" tratto dall'album "Arrivederci, mostro!" (nei negozi dall'11 maggio) "hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui e ti è toccato partire bambina con una piccola valigia di cartone che hai cominciato a riempire" Fra le poesie comprese nella raccolta "LETTERE D'AMORE NEL FRIGO" ce n'è una intitolata "COSA NON METTERE IN VALIGIA": Luciano ha deciso di trasformare quella poesia in una canzone, riducendola, adattandola a nuove metriche e cambiandola in più punti. Il risultato è uno dei testi più delicati fra i suoi di sempre, intenzione questa assolutamente rispettata dall'arrangiamento musicale, che segue da vicino il testo rispettandone le dinamiche e le sfumature: "due foglie di quella radura che non c'era già più rossetti finti e un astuccio di gemme e la valigia ha cominciato a pesare e dovevi ancora partire" E' un percorso, quello della protagonista, in cui "mostri e fantasmi" finiscono dentro una valigia che pesa sempre di più: "e ti sei data e ti sei presa qualchecosa chissà ma le parole che ti sono avanzate sono finite tutte nella valigia e lì ci sono restate" ma anche: "sole pioggia neve e tempesta nella valigia e sulla tua testa e gambe per andare e bocca per baciare" Senonché, a destinazione raggiunta: "hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui ma adesso forse ti puoi riposare c'è un bagno caldo e qualcosa di fresco da bere e da mangiare" e, una volta aperta la valigia: "e piano piano ti faccio vedere: c'erano solo quattro farfalle un po' più dure a morire" e dopo un epico chorus finale arriva la stessa chitarra con delay, sospesa ed eterea, che ha aperto la canzone.
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