Martin Garrix, addio a Spinnin' e MusicAllstars

Non è esattamente una di quelle notizie che erano nell'aria. Come un fulmine a ciel sereno, ieri sera Martin Garrix ha annunciato la sua separazione da Spinnin' Records e MusicAllstars, rispettivamente etichetta ed agenzia di management che, fino a poche ore fa, gestivano il precoce impero del diciannovenne. Una presa di posizione tutta da chiarire, visto il comunicato non proprio chiarissimo apparso sui profili ufficiali del DJ.

L'artista olandese parla di divergenze di vedute che, nel giro di poco tempo, l'hanno reso estremamente contrariato. Eppure, la prestigiosa label di Hilversum l'ha coccolato fin dai tempi di Animals, quando Martin si affacciava timidamente ad un mondo che poi ha conquistato. Stesso discorso per la procura del suo brand, altro legame fondamentale durante la sua ascesa: rimangono diversi dubbi sulle reali motivazioni dell'addio, che probabilmente non possono essere spiegate in un primissimo comunicato sui social network.

Tuttavia, la tempistica di questa doppia decisione pare azzardata: Garrix ha da poco rilasciato su Spinnin' la sua Dragon, traccia in collaborazione con Matisse & Sadko e già promossa ai tempi dell'Ultra Music Festival 2015. Che le divergenze siano legate proprio alle strategie sul suo ultimo brano? E che dire della MusicAllstars? Il divorzio arriva a meno di due mesi dall'annuncio della Top 100 di DJMag, classifica nella quale il DJ di Amstelveen è in corsa per il primo posto. È realmente la scelta giusta o le ripercussioni dei prossimi mesi metteranno in discussione la continua ascesa del giovane Martin?

Resta da chiedersi quale sarà il futuro delle sue produzioni. Diversi colleghi di vertice hanno già provveduto a salutare le etichette che hanno fatto loro da vivaio, per poi fondarne altre e compiere il salto di qualità anche sotto la veste di producers. Hardwell ha la sua Revealed, Dimitri Vegas & Like Mike hanno Smash The House e Armin Van Buuren vanta l'Armada: nonostante un'esplosione così rapida, Martin Garrix va pur sempre per i vent'anni e l'idea di fondare una label personale potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Sarà questa la strategia attuata dal talento olandese, o si accoderà ad altri artisti? I prossimi mesi chiariranno ogni dubbio su questa vicenda alquanto nebulosa.