Concerti

Sting strega Venezia: in 10mila per Symphonicity (VIDEO)

Il concerto di Sting a Venezia per il Symphonicity ha letteralmente stregato i 10mila accorsi in Piazza San Marco. Ecco i video della serata.

Andrea Sala Autore:

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Sting con il suo ultimo tour Symphonicity venerdì è sbarcato anche a Venezia e ha letteralmente stregato i 10mila accorsi per applaudire lo storico bassista e cantante dei Police.

E lui ha risposto con il suo classico atteggiamento tranquillo, di chi non fa poi niente di speciale: con un'umiltà vista raramente da una star del suo calibro, Sting ha cercato di parlare in italiano per tutta la serata. E il pubblico ha gradito.

I 10mila presenti in Piazza San Marco per la tappa veneziana del Symphonicity tour erano suddivisi equamente fra posti in piedi e posti a sedere: il risultato è stato comunque un sold out, come ci si aspettava.

Sting si è esibito nella semicupola trasparente allestita nella magica piazza di Venezia, nell'ambito del "Venezia Jazz Festival": il setting era davvero magico e si è sposato benissimo con la natura "sinfonica" del tour di Sting.

Sì, perché Symphonicity presenta i successi di sempre del musicista, rivisitati in chiave sinfonica, appunto. Ad accompagnarlo per tutti i live show della tournée ci sarà un'orchestra completa e una band, sotto la direzione di Sarah Hicks.

Il live ha esordito con Everything she does is magic dei Police, per proseguire poi con Englishman in New York, Roxanne, When we dance e Russians, l'inno non ufficiale della Perestojka particolarmente solenne grazie all'arrangiamento sinfonico.

Proprio quest'ultimo aspetto è la peculiarità del Symphonicity tour: la nuova veste che gli strumenti dell'orchestra donano ai grandi successi di Sting è qualcosa di eccezionale. Le canzoni mantengono la loro natura orginale ma suonano piene, raffinate ed eleganti come non mai.

Con il procedere del concerto sale anche l'acqua della laguna, tanto che parte del pubblico è costretta a stringersi per non bagnarsi i piedi. Sting prosegue e snocciola grandi brani del calibro di Why I should cry for you, Whenever I say your name e Fields of gold.

Non manca anche il cameo del figlio, Joe Sumner, che canta Two sisters col padre e suona la chitarra nella seguente Next to you. La serata continua con uno Sting davvero ispirato, con Shape of my heart, This cowboy song e Moon ever bourbon street, canzone dai tratti dai tratti quasi horror che, infatti, è stata ispirata all'artista dal film "Intervista col vampiro" di Anne Rice.

A concludere il concerto, prima dei due bis, The End of the Game, King of Pain e Every Breath You Take. La folla è tutta in piedi e il doppio ritorno di Sting sul palco regala attimi di pura emozione: c'è l'orientaleggiante Desert Rose, She's too good for me, Fragile e una preziosa Message in a bottle, suonata da Sting in acustico.

"Grazie Venezia", ha concluso Sting. E la città sulla laguna, letteralmente in visibilio, ha ricambiato con calore.

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