8 dicembre 2010, trent'anni fa il mondo perdeva John Lennon
Oggi, 8 dicembre 2010, si celebra il trentennale della morte di John Lennon, leader silenzioso dei Beatles prima e attivista contro la guerra poi. Ma sopratutto John è stato un musicista, uno di quei musicisti che nascono poche volte nella storia: la sua sensibilità e il suo talento gli hanno permesso di creare successi senza tempo come Lucy in the sky with diamonds, Strawberry fields forever, A day in the life, Imagine e Give peace a chance.
Era l'8 dicembre 1980 quando la vita del musicista veniva stroncata a New York da 5 colpi di pistola esplosi da Mark Chapman, 25enne mitomane americano. Assieme a Lennon, quella sera è morto un capitolo intero della storia della musica. Ma è nato anche un mito senza tempo che ha spedito l'artista inglese dritto nell'Olimpo dei più influenti musicisti moderni.
Nato il 9 ottobre 1940 a Liverpool, John muove i primi passi da giovanissimo nel mondo della musica, fondando il gruppo dei Quarrymen di cui era leader indiscusso. Nel mese di luglio del 1957 incontra Paul McCartney, suo inseparabile amico da allora e co autore dei più grandi successi dei Beatles. Da quel momento è storia, storia che si arricchisce con l'arrivo del compianto George Harrison, altro musicista di grande spessore messo in ombra - non intenzionalmente - dal duo delle meraviglie Lennon-McCartney.
Una volta raggiunta la line up che tutti conosciamo, con Ringo Starr alla batteria, i Beatles ebbero letteralmente il mondo ai loro piedi. Già dai primi successi firmati da Lennon, ossia Please, Please me e She loves you, il talento del giovane musicista fu subito chiaro, salvo poi svilupparsi in un dualismo riconosciuto da tutti i Beatles-maniaci, dualismo, ovviamente, con la "spalla" McCartney. Sì perché è facilmente riconoscibile la mano di Lennon in tutte le canzoni più profonde, malinconiche e criptiche dei Fab Four, mentre Paul firmava i successi più allegri, spesso incentrati sull'amore.
La gloriosa storia dei Beatles finì per una donna, l'artista d'avanguardia Yoko Ono, una donna che molti fan non vedono di buon occhio proprio perché causa della separazione di Lennon dai suoi ex compagni. Separazione che segnò la fine della band e l'inizio di una carriera solista per Lennon, McCartney e gli altri.
Questi anni portarono alla pubblicazione di diversi lavori, molti di essi profondamente impegnati politicamente. Sopratutto John e la moglie si schierarono a favore della pace con gesti spesso provocatori, come i vari bed-in e i raduni non violenti in cui si combatteva la guerra cantando: come non ricordare a questo proposito le splendide Give peace a chance e Imagine, ormai due classici senza tempo. Furono anni di lotta, di battaglia non violenta e di fervore comunista o supposto tale. Non si poteva fare scelta peggiore nell'America di quegli anni, ma John credeva fermamente nei suoi ideali e sfruttava il suo nome per portarli all'attenzione di tutti.
Dal '75 all'80 Lennon si ritira dalle scene, fino alla pubblicazione dell'album "Double Fantasy", per il quale si trasferisce a New York dove il disco verrà registrato. L'ultimo lavoro di John uscì nel 1980. Era novembre.
Poco più di un mese dopo, davanti al Dakota Building di New York, Mark Chapman lo freddava con 4 proiettili dei 5 che sparò la sua pistola. Il corpo di John non sopravvisse alle terribili ferite inferte, ma il suo spirito e il suo genio brillano ancora. E così sarà per molti anni a venire.
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