Amy Winehouse: alla morte possedeva "solo" 2 mln di sterline

Amy Winehouse possedeva "solo" 2 milioni di sterline al momento della sua morte, un lascito piuttosto misero se consideriamo il suo successo.

La cifra, riportata dal tabloid Daily Express online, dimostrera che Amy, dall'apice della sua carriera dopo l'uscita di "Back to black" alla sua tragica morte il 23 luglio scorso, ha dilpidato buona parte del patrimonio stimato di 12 milioni di sterline, ossia circa 14,8 milioni di euro.

Tra i possedimenti di Amy c'erano diversi immobili e due società - la CW touring e la Cherry Westifield - che, con il tempo, si sono abbassati di valore: la Cherry Westfield, ad esempio, a novembre valeva circa 2 mln di sterline, 20mila in meno rispetto all'anno precedente. Anche CW Touring ha denotato un bilancio al ribasso: dal 142mila sterline a sole 8mila.

Insomma, tali cifre hanno lasciato piuttosto interdetti: dove sono finiti tutti i soldi? Solo nel 2008, infatti, Amy aveva debutto nella lista dei più ricchi stilata dal Sunday Times, con una fortuna pari a 10 milioni di sterline. L'anno successivo, però, nella classifica il patrimonio dell'artista era già calato, della metà: sole, si fa per dire, 5 milioni di sterline.

Qual'è la ragione di questo ribasso così importante? In Inghilterra scommettono tutto sulla vita sconsiderata di Amy, fatta di eccessi, alcol e droga. In più pare che la cantante fosse anche molto generosa con gli amici e i vari fidanzati che negli anni si sono alternati al suo fianco.

Dov'è dunque la fortuna di Amy, fortuna per lo più guadagnata con "Back to black" del 2006? Il disco, che ora sta assistendo ad un picco di vendite senza precedenti, fu l'album più venduto nel 2007 in Uk con 1,85 milioni di copie e proiettò Amy nell'Olimpo delle star musicali d'Oltremanica.

Intanto le cause della sua morte restano un mistero: l'esame tossicologico, infatti, ha rivelato presenza di poco alcol nel corpo di Amy ma nessuna droga.