Apple, tutto pronto per il nuovo servizio musicale
Apple sta per chiudere gli accordi con le quattro maggiori etichette discografiche del mondo, in vista dell'annuncio del sui nuovo servizio musicale online. Il lancio avverrà quasi sicuramente alla prossima conferenza WWDC in programma a inizio giugno.
Secondo il sito statunitense CNET, Apple avrebbe appena siglato un accordo con Sony Music, ossia l'etichetta di artisti del calibro di Avril Lavigne, Britney Spears e Foo Fighters. Questa partnership segue le precedenti già sottoscritte con EMI Music e Warner Music.
Praticamente a Steve Jobs non resta che accordarsi con la sola Universal Music per assicurarsi la musica dei quattro colossi discografici: anche quest'ultima, sempre secondo CNET, sarebbe vicina alla firma con Apple.
Se tutto andrà a buon fine, l'azienda produttrice di iPhone e iPad sarà pronta per il nuovo servizio in anticipo di due settimane dall'apertura della WWDC, apertura che avverrà il 6 giugno.
Il misterioso servizio di Apple dovrebbe assumere la forma del "digital locker" (armadietto digitale), ossia uno spazio online in cui gli utenti caricheranno la propria musica da ascoltare in streaming sui diversi device e computer con la mela. Probabilmente il servizio sarà indirizzato sopratutto ai dispositivi portatili di Apple. Assieme allo spazio sul cloud, poi, potrebbero arrivare anche offerte di digital download a pagamento.
Quando e se arriverà il nuovo servizio, Apple sarà solo l'ultima superpotenza hi tech ad entrare nel business della musica online: Amazon ha introdotto Cloud Player a fine marzo, mentre Google ha appena mostrato il suo Music Beta.
La differenza sostanziale fra i tre colossi è che né Amazon né Google hanno stretto accordi strategici prima del lancio dei loro servizi musicali, servizi che sono apertamente mal visti dai gruppi discografici per l'alone di illegalità che ne permea i vari scenari d'uso.
Amazon, in particolare, ritiende di non avere necessità di accordi di licenza perché i clienti dovrebbero - il condizionale è d'obbligo - aver acquistato legalmente i brani caricati online. Cloud Player, infatti, non vende canzoni ma permette solo l'ascolto in streaming di files musicali che, si suppone, siano stati pagati in precedenza. Qui sta il nocciolo della questione: gli utenti avranno pagato per le canzoni o no?
Apple sembra aver deciso di passare per una strata più sicura: se i rumor sono corretti l'azienda sta facendo tutti il necessario perché il nuovo servizio sia pronto a debuttare con un catalogo ben fornito e totalmente legale. Per questo motivo si prevede che Apple offirà diverse opzioni agli utenti.
Per finire è utile segnalare anche una nuova richiesta di brevetto depositata da Cupertino: nei documenti ci sono segnali di un'interessante nuova funzionalità che Apple potrà integrare in iTunes e iOS perché le collezioni musicali degli utenti occupino meno spazio. L'applicazione, infatti, lascerebbe sui device solo delle brevi clip delle canzoni, associandole ad un'infrastruttura online che recupererebbe il resto dei brani online al momento della riproduzione.
Sarebbe l'ultima frontiera della fruizione musicale in mobilità e, forse, la fine dei lettori MP3 portatili, iPod compresi. Salvo aggiornamenti e modifiche a sorpresa che Apple potrebbe presentare. Anzi, che presenterà di sicuro.
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