Medicina a tempo di rock, chirurghi più precisi con la musica in sala operatoria
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Chi avrebbe mai detto che musica e scienza medica potessero andare a braccetto! È il caso invece di uno studio condotto dall'Università del Texas, dopo che negli Stati Uniti d'America è scoppiata la polemica a causa dell'abitudine dei dottori di portare smartphone e lettori musicali in sala operatoria.
La ricerca effettuata dagli studiosi di Austin ha affermato che ascoltare la propria musica preferita durante un'operazione chirurgica migliorerebbe la prestazione complessiva e il tempo di esecuzione dello stesso intervento.
Dunque, che sia un pezzo di Vasco Rossi, Tupac o Justin Bieber, l'ascolto prolungato dei cantanti amati dai dottori li aiuterebbe a svolgere meglio il proprio lavoro. Lo studio si è basato sulle performances chirurgiche di 15 differenti specialisti plastici.
I dottori che usavano operare con ascolti musicali durante gli interventi risultavano essere più precisi e veloci dei loro colleghi costretti ad operare in condizioni di assoluto silenzio, andando ad abbattere le tempistiche legate ad un analogo intervento di circa il 7% e facendo riportare una qualità dei punti di sutura applicati nettamente superiore.
Non è scontato a questo punto, che il suddetto principio non venga applicato anche ad altri campi della medicina. In questo modo avremo sale operatorie più rock e fashion con i pazienti che potranno andare in anestesia accompagnati da un requiem o da una ninna nanna. E magari risvegliarsi con un bel coro gospel...Ma questo lo chiamiamo progresso!?
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