Riccardo Muti, direttore a vita dell'Opera di Roma

Riccardo Muti è il direttore onorario a vita del Teatro dell'Opera di Roma. Il Maestro italiano ha ceduto alla lettera che gli hanno scritto proprio i musicisti dell'Orchestra capitolina, una lettera che lo ha commosso e a cui ha risposto con un "sì" condito da "molto entusiasmo".

L'annuncio della nomina di Muti a direttore onorario dell'Opera di Roma è stato fatto dallo stesso sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, in occasione della presentazione della nuova stagione del teatro romano: sarà proprio Muti, infatti, a dirigere il 27 novembre prossimo la prima del Macbeth di Verdi.

Il 2011 per Muti è stato un anno importante: il Maestro, infatti, ha compiuto 70 anni e all'inizio dell'anno è stato colpito da malore che ha reso indispensabile un'operazione chirurgica facciale.

Ora la direzione dell'Opera di Roma riconsegna a Muti il suo ruolo di direttore d'orchestra e presso una struttura che lo corteggiava da tempo. Il Teatro di Roma e Muti erano sembrati vicinissimi lo scorso giugno ma la gaffe della cittadinanza, prima negata e poi concessa ma rifiutata, sembrò aver allontanato definitivamente la città e il Maestro.

Ad agosto, però, è arrivata la lettera degli orchestrali a togliere le castagne dal fuoco. Muti rispose il 15 dello stesso mese, accettando con commozione la nomina a direttore onorario a vita: "Le vostre parole mi hanno molto commosso per il contenuto che mira a un percorso comune nel desiderio di dare al nostro Paese un profondo contributo artistico e culturale. Le mie esperienze con voi tutti negli ultimi anni hanno creato in me la convinzione che molto il Teatro di Roma con le sue possibilità artistiche e tecniche può dare all'Italia", ha scritto il Maestro.

Muti, dunque, dirigerà l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma da direttore onorario in tre occasioni, il 27 e 29 novembre per il Macbeth, il 23 aprile 2012 nell'evento con la London Simphony Orchestra e il 25 maggio per l'Attila di Verdi. Il Macbeth sarà curato dal regista Peter Stein e sarà una rivisitazione della stessa opera presentata presso il Festival di Salisburgo, a cui ha partecipato lo stesso Riccardo Muti.