Robert Plant, no a 800 milioni di dollari per la reunion dei Led Zeppelin
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Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Mirror, ha letteralmente strappato un contratto del valore di quasi 800 milioni di dollari, dicendo che non è il momento giusto per una reunion.
Sembra che dietro la scandalosa offerta ci sia il milionario Richard Branson, patron della Virgin. I avrebbero dovuto esibirsi per 35 concerti in tre città: Londra, Berlino e molto probabilmente Newark nel New Jersey. Ognuno dei tre membri avrebbe guadagnato oltre 200 milioni a testa, mentre altri 100 milioni sarebbero arrivati dal merchandising.
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Branson era anche pronto a fornire al gruppo un jet privato per il tour: avrebbe preso uno degli aerei della sua compagnia aerea ribattezzandolo "The Starship". Inoltre il contratto prevedeva la possibilità di aggiungere altri 45 show.
Jimmy Page e John Paul Jones - gli altri due membri fondatori del gruppo - avrebbero immediatamente firmato, mentre al posto di John Bonham sarebbe stato chiamato il figlio Jason. Ma Robert Plant ha detto no alla reunion.
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Certo, 800 milioni dollari sono un sacco di soldi, ma non è che i Led Zeppelin ne abbiano bisogno: sono uno dei gruppi di maggior successo di tutti i tempi, con canzoni immortali come "Stairway To Heaven", "Whole Lotta Love" e "Immigrant Song".
L'ultimo album, "Coda", è stato pubblicato nel 1982, ma il gruppo non ha mai smesso di vendere dischi grazie a cofanetti, riedizioni e album dal vivo. Una reunion c'è già stata nel 2007, quando a Londra la band rese omaggio al leggendario Ahmet Ertegün, uno dei fondatori della Atlantic Records.
Guarda il video live di Immigrant Song
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