The Black Keys: 'Sean Parker di Spotify è uno stronzo'
Patrick Carney, membro dei Black Keys, ha etichettato Sean Parker, attuale membro del consiglio di Spotify e fondatore di Napster, uno "stronzo" che "ruba" le royalties agli artisti.
Parlando a una stazione radio, il batterista del duo rock ha detto di non essere d'accordo con le affermazioni fatte ultimamente da Parker: al festival SXSW di Austin, in Texas, ha infatti dichiarato che nei prossimi due anni Spotify potrebbe portare più soldi di iTunes all'industria musicale. Carney gli ha risposto dicendo: "E' uno stronzo. Questo tipo ha fatto 2 miliardi di dollari rubando le royalties agli artisti. Non ci si può fidare di uno così".
Carney ha poi continuato: "Io non sono assolutamente contro l'idea di un servizio di streaming per la musica, come Netflix. Solamente non ci metteremo tutta la nostra musica fino a quando non ci saranno abbastanza iscritti perché tutto ciò abbia senso".
E parlando anche a nome di Dan Auerbach, ha aggiunto: "Fidati, a me e a Dan piace fare i soldi, però sarebbe bello se gli artisti fossero coinvolti. Onestamente non voglio vedere Sean Parker subentrare a qualcun altro. Se Spotify dovesse diventare qualcosa che le persone sono disposte a pagare, sono sicuro che iTunes creerebbe il proprio servizio, e tratterebbe meglio gli artisti".
Se avete visto 'The Social Network', il film di David Fincher sulla nascita di Facebook, avrete un profilo completo di Sean Parker: nel 2004 iniziò a consigliare Mark Zuckerberg sulle decisioni da prendere e divenne anche presidente della società, ricevendo il 7% delle azioni, che tuttora detiene. Arrestato per possesso di cocaina, fu costretto a dimettersi, ma tutt'ora svolge una lavoro di consulenza per Facebook, oltre ovviamente ad aver acquistato un 5% di Spotify per un valore di 15 milioni di dollari.
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