The Voice of Italy: il talent del riciclo e del buonismo
Possiamo dire una cosa? The Voice of Italy non ci è piaciuto e vi diciamo perché, anche se basterebbe citare i ritmi lenti, i tempi morti e battute da quinta quarta elementare.
Ma c'è una cosa ben peggiore: il programma è il regno del buonismo e del riciclo. Un po' lo specchio dell'Italia insomma. Tutti bravi e tutti a fare complimenti a tutti, nessuno che dica "non mi sei piaciuto". A The Voice of Italy si usa "non sono in grado di valorizzare la tue capacità". Ma va, va!
E che dire della figura inutile del conduttore? Cioè, giusto per essere chiari, non ce l'abbiamo con Fabio Troiano, ma per colpa del format siamo costretti a pagare uno stipendio in più.
Comunque ecco i concorrenti che sono passati e la medaglia d'oro del riciclo se l'aggiudica Raffaella Carrà:
- Squadra Carrà: Stefania Tasca, Daniele Vit (a Sanremo Giovani nel 1997), Michelle Perera (partecipante a The Voice of Germany nel 2012), Denise Faro (protagonista del musical 'Giulietta e Romeo' di Cocciante)
- Squadra Cocciante: Francesco Monti, Giulia Saguatti, Lisa Manara
- Squadra Noemi: Flavio Capasso, Paola Gruppuso, Martina Lo Visco, Silvia Capasso
- Squadra Pelù: Roberta Orrù, Savio Vurchio, Francesco Guasti, Fabio Zampolli, Alessandra Parisi (vincitrice del Premio De Andrè 2013)
L'unica cosa da aggiungere è: aridatece X Factor che sarà pure orfano di Morgan, ma almeno non ci si annoiava!
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