Gossip

Mika si confessa a Vanity Fair su amore, famiglia e matrimoni gay

Mika è sulla copertina di Vanity Fair di questa settimana e nell'intervista al magazine italiano ha confessato tutti i suoi segreti, anche quelli più scottanti!

Il 2015 per sarà l'anno del ritorno: in TV come giudice a X Factor (la prima edizione senza il suo amico Morgan), sul mercato discografico con l'album "No Place In Heaven" e sulla scena live con un tour nuovo di zecca.

Questa settimana la popstar di origine libanese è sulla copertina di Vanity Fair, a cui ha confessato i suoi pensieri su amore, famiglia e adozioni fra gay:

Qualche tempo fa, ho sentito un tizio che diceva: Ormai solo i gay vogliono sposarsi. Forse voleva fare lo spiritoso ma può essere molto pericoloso denigrare la normalità. Non stiamo parlando di diventare tutti uguali, stiamo parlando di garantire la libertà di scelta.

Mika si spara una Blue Steel alla Zoolander sulla copertina di Vanity Fair

Il cantante ha ovviamente argomentato le sue ragioni:

Si tratta di proteggere le persone dalle discriminazioni, di dare a tutti gli stessi strumenti per poter riuscire nella vita. Una volta la comunità gay era più creativa perché emarginata? Ricordiamoci che l'obiettivo di tutte quelle espressioni artistiche, musicali, letterarie era arrivare all'uguaglianza. Non si è lottato per la normalità, ma per gli stessi diritti. Ci sono posti nel mondo dove uomini e donne vengono linciati, persino uccisi, perché omosessuali. Dire che la normalizzazione dell'omosessualità ha reso i gay meno creativi sarebbe come dire che la lotta per l’eguaglianza fra i sessi ha reso le donne meno interessanti.

Mika in uno scatto realizzato per il numero di Vanity Fair in edicola dal 20 maggio 2015

Mika ha poi ricordato alcuni momenti legati alla giovinezza, in particolare l'incidente occorso a sua sorella Paloma nel 2010:

Una sua amica bussò alla mia porta alle quattro del mattino. Mi disse che mia sorella era precipitata dalla finestra del suo appartamento. Ero in boxer e T-shirt, corsi fuori, senza vestiti, senza scarpe. La polizia mi bloccò. Mi dissero che potevo scegliere: aspettare che arrivasse l'ambulanza o andare da lei subito. Pensai che dovevo vedere con i miei occhi che cosa era successo per poter affrontare la situazione. Da allora non sopporto le persone che bussano. Fuori dal mio camerino c’è sempre un cartello: Non bussate...

Nel suo nuovo album "No Place in Heaven", in uscita il 15 giugno, il brano "The Last Party" è ispirato a questa grave episodio, ma anche alla festa che  - il leader dei Queen era uno dei suoi idoli - organizzò subito dopo aver scoperto di avere l'Aids.

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