TomorrowWorld, la miniera d'oro di Atlanta
È facile, quasi banale, arrampicarsi sullo specchio della crisi economica mondiale. Se c'è un settore che può considerarsi estraneo a questo discorso è senza dubbio quello musicale, più in particolare il ramo del panorama EDM. Il supporto delle più ricche multinazionali del mondo genera un circolo virtuoso (o vizioso, a seconda delle preferenze) ultramiliardario. Stando ai dati raccolti dalla CNN, l'electro dance music frutta un fatturato annuo di oltre sei miliardi di dollari: la caccia agli investimenti più proficui interessa tutti, sia investitori che appassionati.
Secondo le statistiche riportate su Forbes, autentica bibbia della ricchezza, è sempre l'industria americana a dettare legge. L'epicentro di questo vortice finanziario sembra trovarsi in Georgia, più precisamente ad Atlanta, dove ogni anno va in scena lo spettacolo del Tomorrowworld. Dalla costola di Tomorrowland è nato un appuntamento in grado di garantire più di 93 milioni di dollari nell'ultimo festival, quello di settembre 2014: numeri impressionanti sia nella forma, sia nella sostanza, visto che non si vive di sola musica. A beneficiarne, infatti, è stata l'intera comunità che ha lavorato a braccetto con l'evento.
Difficile prevedere un risultato migliore per Jamie Reilly, direttore del progetto: "Gli incassi maturati nel 2014 rappresentano soltanto una goccia nel mare di benefici per Atlanta, per la Georgia e per tutti gli Stati Uniti. Il nostro è un duro lavoro, ma l'impatto sulla nostra comunità è davvero significativo". E c'è da scommettere su una serie di migliorie che gli organizzatori apporteranno nell'edizione 2015, prevista per il weekend dal 25 al 27 settembre. A partire dagli artisti che si esibiranno sul main stage: da Armin Van Buuren a Tiesto, da Steve Angello a Dimitri Vegas & Like Mike, passando dagli attesissimi Hardwell, Afrojack e Martin Garrix.
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AnnullaQual'è il miglior festival EDM?
A livello di cifre, ma anche sul piano delle iniziative e dell'entusiasmo, un paragone con l'Italia non può sussistere. I grandi eventi EDM che vanno costantemente in scena negli States rappresentano un valido modello su cui investire: diversi Paesi europei ne traggono beneficio a seconda delle possibilità economiche, l'estate italiana sarà sufficiente a suscitare il giusto interesse verso la musica e, soprattutto, verso i profitti che ne derivano? Ai posteri l'ardua sentenza.
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