Fabri Fibra e Marracash si mettono in vendita nel video di Playboy
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"Playboy" è in rotazione radiofonica dal 5 giugno, ma solamente oggi 20 luglio è uscito su YouTube e VEVO il video ufficiale. Si tratta dell'ultimo singolo di Fabri Fibra estratto dal nuovo album "Squallor".
Il brano, prodotto da Rosario D-Ross Castagnola, vede la collaborazione di , ma stranamente in questa versione hanno tagliato la seconda strofa di Fibra: forse perché c'è un attacco diretto alla Universal che "produce cani e porci"?
Hanno anche cambiato "Rizla" in "rissa", un po' come ha fatto per il video di "Maria Salvador", anche se lui aveva chiarito il motivo di questa auto-censura.
Il videoclip, diretto da Edoardo Bollli e Simone Mogliè, è stato girato a Milano in Corso Vittorio Emanuele, dove una volta si trovava il mitico muretto, ossia il luogo di ritrovo di skaters, breakers e amanti della cultura hip hop.
I due rapper improvvisano uno strano in-store nella vetrina di un negozio di abbigliamento - per sottolineare il concetto di vendita degli artisti - e vengono accerchiati da decine di ragazzini e ragazzine che riprendono la scena con il cellulare.
Nella canzone c'è anche un sottile riferimento a qualche collega nel verso "smettono anche di fare i rapper/cantano gratis, sorrido, vignette/verrebbero nel video vestiti da conigliette". Ma come faceva Fabri a sapere che Fedez avrebbe girato il video di "Non c'è due senza trash" vestito da Barbara D'Urso?
Testo Playboy - Fabri Fibra feat. Marracash
Ah, playboy di tutto il mondo, unitevi a me, andiamo!
Playboy, non sono un playboy
Magari tu vuoi, non sono un playboy
Davanti ho mille tipe, impatto
Mai morto d'infarto mentre scopo
Mai preso l'epatite, siamo onesti
Se guardi bene questi video rap
Non c'è rap, solo fighe con dei culi giganteschi
In città pago un trans che ti pesti
Lei si spoglia e sul letto è wrestling
Ho 99 problemi ma la figa non è tra questi
Invidiosi fanno bu, stanno giù, prima i soldi poi lo show
Il flow che grida, si fottano tutti, Geordie Shore
E qui è una sfida continua, mi chiama Rita, Carla, Tina
Angeli e Demoni e la Cappella Sistina
Quando caccio la mia rima sopra il beat
Oggi il rap serve solo a diventare un po' più ricchi
È col talento che spicchi
Il resto puttanate, riposa in pace, Schicchi
Playboy, non sono un playboy
Magari tu vuoi, non sono un playboy
Playboy? Nah, io Hellboy
Italian Tabloid, frà, come Ellroy
Per noi che fummo gli apripista
E poi fu amore a prima rissa
Smack my bitch up come i Prodigy
Dodici zoccole attorno come gli apostoli
Struscio il pollice e l'indice, tocco i loro punti eurogeni
Uomini soli in locali per soli uomini
Sto Paese, frà, ha messo il sesso su un piedistallo
Come chi non riesce a farlo, è quindi merce di scambio
C'è chi dà la colpa al Vaticano e chi a Lino Banfi
Che in 120 film non è riuscito mai a inzupparlo
Ancora lì a spiare Edwige dalla serratura
Finché la vita dura, frà, finché è dittatura
Tu ci metti la faccia solo per farti i selfie
Per me, zio, non esisti come le fate e gli elfi
Playboy, non sono un playboy
Magari tu vuoi, non sono un playboy
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