Bomber è il loro nuovo tormentone da record: intervista a Il Pagante
Il loro ultimo singolo, Bomber, è una hit virale sul web con un videoclip che ha sfondato la soglia delle 800mila views su YouTube in soli quattro giorni. Così, Il Pagante risponde ancora una volta all’immancabile chiamata del tormentone estivo, con un pezzo trascinante in clima Europei 2016. Tempismo perfetto, ironia quanto basta e una melodia attuale sulla scia delle produzioni internazionali moombahton sono gli ingredienti di un successo che si rinnova a ogni release di singolo, in attesa dell’album che arriverà dopo l’estate.
Protagonista del quadro tratteggiato dal trio, il bomber incarna il mito italiano che si divide tra successi in campo e successi con le donne, tra serate in discoteca, partite di beach soccer, modelle e pinup del momento. A condire il tutto è uno sguardo ironico che il videoclip , girato a Forte dei Marmi con la partecipazione dei giornalisti sportivi Stefano De Grandis e Pierluigi Pardo, sa esaltare enfatizzando la voglia di divertimento.
Abbiamo incontrato la band in una nuvolosa giornata milanese, tutto il contrario del clima che si respira grazie al loro singolo.
Inizio estate 2016: avete pubblicato un nuovo singolo che è diventato subito un tormentone con centinaia di migliaia di views in poche ore. Qual è la vostra formula per il successo?
Beh, Bomber sta andando davvero bene! Diciamo che sia il tema in sé sia la musica sono forti e il risultato finale è molto buono. Poi il calcio e le belle ragazze piacciono sempre.
Siete un fenomeno virale del web ormai da qualche anno: come nasce un vostro tormentone?
L’idea nasce in maniera del tutto spontanea, trovandoci tra di noi, e credo che la nostra forza quasi esclusivamente legata ai social e a YouTube si spieghi con il fatto che cogliamo i temi del momento e per la melodia seguiamo la moda musicale. In più, aggiungiamo tanta ironia nei nostri video per renderli simpatici: questi ingredienti sono per noi fondamentali e speriamo che tutti sappiano coglierli dato che noi rappresentiamo la figura del pagante. Con il tempo abbiamo sviluppato un meccanismo con cui cercare di capire cosa può funzionare in un certo momento e cosa può diventare, appunto, virale.
Avete avuto qualche feedback o commento da Bobo Vieri, visto che è preso a modello di bomber per eccellenza nel brano?
Beh, noi speriamo che gli sia arrivato alle orecchie! Poi faremo anche delle ospitate in Sky. In ogni caso, vogliamo chiarire che non è una canzone di critica, ma solo un’esaltazione divertente dell’atteggiamento di chi, oltre allo sport, ama la vita da club.
In passato il tormentone era il pezzo più passato nelle radio, ma oggi non è più così. Secondo voi è cambiato il modo di concepire il tormentone in questi anni?
Ormai ogni estate non c’è più un solo tormentone, ma ci sono tante canzoni orecchiabili. Noi nel nostro piccolo cerchiamo di creare il nostro tormentone coinvolgendo il più possibile i ragazzi che ci seguono. Per quanto riguarda le radio, ci sembra di vedere che, a differenza della tv, è una realtà che fatica ancora ad accettare i fenomeni musicali nati da YouTube e dal web. Noi non ci arrendiamo e vogliamo arrivare anche a quelle, ma è attualmente l’obiettivo più difficile; rispetto ad altri nostri pezzi del passato più da club, Bomber è comunque un singolo che ha caratteristiche molto radiofoniche.
Parlando di tormentoni: dopo i successi che avete collezionato con i vostri pezzi, prima di proporre un nuovo brano sentite la pressione o l’ansia di fronte alle aspettative del pubblico?
Certo! Il primo obiettivo, anzi, è riuscire sempre a migliorarsi e fare di più, senza deludere chi ci segue. Finora sta andando abbastanza bene sotto questo aspetto, ma un po’ di ansia c’è sempre e noi cerchiamo di stare sempre sul pezzo.
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