Martin Garrix, guerra alla Spinnin'

Che il clima di separazione non fosse stato dei più pacifici, si era già intuito a fine estate. Martin Garrix esce allo scoperto e svela ciò che l'ha portato a salutare la Spinnin' Records, l'etichetta discografica che l'ha lanciato quando aveva solo 16 anni. Mentre la sua posizione in termini di copyright rimane nel limbo, l'artista olandese comincia a delineare i tratti di quel turbolento addio.

Nell'occhio del ciclone è finito l'ex agente del talento diciannovenne, ovvero Eelko Van Kooten. Il manager, membro effettivo della label, è stato accusato di truffa relativamente alla prima firma del contratto, quella che legò il DJ di Amstelveen all'etichetta. Le parole dello stesso Martin chiariscono ciò che è successo in estate, quando è stato interrotto il rapporto di lavoro tra le parti:

Fin dall'inizio dell'anno, avevo tra gli obiettivi quello di recuperare tutto il materiale discografico della Spinnin' che portasse il mio nome. A questo punto, sono emerse diverse clausole che hanno ostacolato la revisione degli accordi, lasciandomi particolarmente deluso per l'esito della discussione. Non potevo andare avanti in questo modo, quindi ho deciso di risolvere il mio contratto con l'etichetta.

Ed è qui che entra in scena Van Kooten. L'accusa di aver fornito informazioni false e fuorvianti sarà probabilmente portata in tribunale, visto che Garrix ha tutte le intenzioni di procedere per vie legali. L'inesperienza e l'incompetenza di allora, infatti, hanno portato l'artista a rinunciare ai diritti per la sua musica, con il suo agente che l'avrebbe spinto a sottostare alle regole di copyright imposte dalla Spinnin'.

Si profila una battaglia legale particolarmente delicata, almeno stando ai primi dettagli. Entrambi hanno già provveduto alla consultazione di avvocati, in modo da tutelarsi in vista di un processo. L'auspicio è quello di ritrovare un Martin Garrix sereno, la cui produzione del prossimo anno non venga influenzata da fattori extra-musicali. Ai posteri l'ardua sentenza.