Robert Del Naja e Banksy sono la stessa persona?
Banksy è uno street artist inafferrabile come Arsenico Lupin III, misterioso come il Subcomandante Marcos, ha una doppia vita come Don Diego e Zorro oppure come Batman e Bruce Wayne. I sui graffiti compaiono quasi dal nulla; si muove con il favore delle tenebre e si dilegua prima che il sole spunti, lasciando che esso splendi sulle sue opere cariche di messaggi mai banali.
Sull’identità di Banksy si sono fatte tante ipotesi ma Craig Williams – un giornalista scozzese – è certo di aver svelato il mistero e strappato la maschera a Banksy. Secondo il giornalista, il post graffitista altri non sarebbe che Robert Del Naja dei Massive Attack.
Come ha fatto Williams a giungere a questa conclusione? Il giornalista si è basato sugli itinerari fatti dai Massive Attack nel corso dei loro tour: dove arrivavano loro, come per magia saltava fuori un’opera di Banksy. Magari si tratterà anche di una coincidenza ma è comunque qualcosa d’impressionante. Ma per dare maggiore forza alla tesi di Williams, riportiamo alcuni esempi citati dal giornalista: l’1 maggio 2010 a S. Francisco (California), Banksy realizzò sei opere.
Pochi giorni prima, il 25 e il 27 aprile, i Massive Attack tennero due concerti in città. Una settimana dopo la band britannica si esibì a Toronto (Canada): anche lì spuntarono tre graffiti. Lo stesso accadde a Boston. Opere di Banksy apparvero nel 2006 a New Orleans, in occasione del terzo anniversario dell’uragano Katrina. Ebbene, Robert Del Naja proprio in quel periodo stava lavorando alla soundtrack per il docufilm “Trouble The Water”.
L’unica opera attribuita a Banksy, realizzata in Italia, si trova a Napoli: “La Madonna con la pistola”. Come noto Del Naja è di origini partenopee ed è molto tifoso del Napoli. La fede calcistica potrebbe sembrare un aspetto irrilevante, ma così non è. Nel 2004 i Massive Attack non suonarono nel capoluogo campano ma si registra la presenza di Robert Del Naja allo stadio San Paolo (26 settembre) per assistere alla partita tra gli Azzurri e il Cittadella. Proprio in quel periodo fu realizzata l’opera conosciuta come “La Madonna con la pistola”. Al momento non sono arrivate smentite alla tesi del giornalista, da parte del diretto interessato.
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