Agonia Beatport, il nuovo tassello della crisi SFX
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È un momento di profonda difficoltà per la SFX Entertainment, il colosso dell'americano Roger Sillerman. La multinazionale statunitense, che detiene marchi di portata mondiale, è costretto a rivedere i suoi piani finanziari. Dopo la cancellazione di TomorrowWorld, previsto per settembre ad Atlanta, l'ultimo colpo è stato inferto al cuore di Beatport, il popolare online store di musica elettronica.
Le prime avvisaglie circa una crisi estesa anche alle appendici della SFX non arrivano solo ora: il portale di acquisto delle tracce era già stato messo all'asta in tempi recenti, in un'altra strategia necessaria ad ammortizzare il buco di 300 milioni di dollari nella società a stelle e strisce. Dalle manovre burocratiche degli ultimi mesi, però, emerge la nota che proprio il team di Beatport ha diramato sul proprio blog ufficiale:
Abbiamo sempre puntato alla fidelizzazione della nostra clientela, in un raggio d'azione ampio e dinamico. Recentemente abbiamo però perso di vista i pilastri su cui si fonda il nostro lavoro, ovvero i DJ. Per tutelare la loro posizione, abbiamo deciso di interrompere lo streaming service e dedicarci con più attenzione alle loro esigenze.
In questo modo, lo store è riuscito a tagliare le spese e sospendere la base d'asta, peraltro irrisoria, che aveva fatto registrare fin dall'inizio delle operazioni di vendita ad inizio 2016. È sicuramente il modo più veloce per appianare una parte dei debiti, ma ad un prezzo altissimo: Beatport ha così cancellato lo streaming service, l'app ufficiale e tre sezioni fondanti del portale, ovvero Beatport News, Beatport Events e Live Stream. Il nuovo piano d'offerta, quindi, si è posto l'obiettivo di rivedere l'andamento dell'asta avviato qualche mese fa: non è un modo per ritrattare la vendita ormai annunciata, ma è l'unica via per tappare le falle della SFX.
SFX che, dal canto suo, si propone di continuare su questa strada. Stando alle previsioni degli esperti finanziari di Sillerman, i primi segnali di una risalita nel bilancio si avranno durante l'estate. 300 milioni di dollari rappresentano un tetto altissimo da scalare, ma la situazione potrebbe migliorare nel giro di qualche settimana. Il problema si sposta adesso sulle reazioni degli appassionati: tra TomorrowWorld e Beatport, è un sacrificio adeguato o si avrà un crollo di seguito? La risposta, probabilmente, dopo il Tomorrowland in Belgio.
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