I biglietti dei concerti ora li compri su Facebook
I social network, Facebook in particolare, sono divenuti parte integrante della nostra vita. Non solo un semplice passatempo: è un dato di fatto che un numero sempre più grande di persone utilizza la creatura di Mark Zuckerberg per informarsi su ciò che accade nel mondo. Che poi l’informazione sia di qualità o meno, sta all’utente essere capace di distinguere una verità da una colossale bufala.
Ma notizie e svago a parte, sono davvero tanti gli usi che si possono fare di Facebook. L’ultima novità la offre Ticketmaster, azienda leader nella vendita di biglietti per concerti ed eventi vari. Come riferisce il sito Buzzfeed, Ticketmaster metterà in vendita i biglietti attraverso Facebook, verso la fine di aprile. Per adesso il servizio non sarà accessibile a tutti gli utenti del social network ma con il tempo, sarà disponibile globalmente.
Dan Amstrong, VP di Ticketmaster ha commentato:
Dando la possibilità di acquistare i biglietti direttamente all'interno di Facebook speriamo di fornire un'esperienza di acquisto più fluida e di vendere così più biglietti.
Al momento per l’acquisto dei biglietti si potrà utilizzare soltanto l’app principale di Facebook oppure la versione desktop ma da quanto si apprende si sta lavorando per rendere possibile usufruire del servizio anche attraverso il Messenger.
Facebook guadagnerà una percentuale dalla vendita dei tagliandi ma non si sa a quanto ammonta. A precisa domanda, un portavoce di Ticketmaster ha detto che l’azienda non commenta gli accordi commerciali con i suoi partner.
L’iniziativa è sicuramente interessante ma altrettanto interessante sarebbe sapere quali sono le difese, ammesse ce ne siano, per evitare che grossi quantitativi di biglietti finiscano nelle mani dei bagarini che poi li rivenderanno sui siti di secondary ticketing o all’esterno della struttura che ospita il concerto dell’artista “X”. Per quanto siano state messe in essere azioni volte a fermare l’utilizzo dei bot per comprare i biglietti online, sembra che il fenomeno non si sia attenuato.
Qualche tempo fa, proprio Ticketmaster stimò che il 60% dei biglietti per alcuni eventi molto importanti negli Stati Uniti, era stato acquistato mediante l’utilizzo di questi programmi. Per cercare di arginare il fenomeno, nel 2011 Ticketmaster si rivolse a John Carnahan (un espero di sicurezza informatica molto stimato nell’ambiente) per trovare una soluzione al problema. Tuttavia i bagarini continuano a fare razzia di biglietti.
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