Insomniac, lo spot contro la droga supportato dai più grandi nomi EDM
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Zaino in spalla, prendo un biglietto aereo o mi organizzo con qualsiasi mezzo di trasporto, acquisto il ticket dell’evento e mi preparo ad ore e ore di musica e divertimento con i miei amici. Cosa si può volere di più, quando una serata o un festival sono alle porte? Eppure, spesso ci si imbatte nelle notizie che nessuno vorrebbe ascoltare: “Altro ragazzo morto ad un rave, ancora la piaga della droga”.
Il concetto di rave, secondo i media che si trovano a dover riportare tali news, appare spesso inflazionato. Non perché l’uso di sostanze illecite non sia presente all’interno degli appuntamenti musicali, ma perché la reale essenza dello show è ben altra. Il più delle volte, a fornire questo concetto distorto è proprio il protagonista della cronaca nera, incapace di fondersi con la musica e costretto a ricorrere a metodi quantomeno alternativi per colmare il gap con chi lo circonda.
Ascoltare il termine “rave-party”, per i meno assidui, dà spesso l’idea di un male assoluto.
A tal proposito, le grandi firme dell’EDM hanno scelto di sensibilizzare l’opinione pubblica con l’iniziativa #WeAreWideAwake, un messaggio promozionale che trasmette la vera cultura della Electronic Dance Music e invita tutti i frequentatori di tali eventi a prendere le dovute precauzioni contro la droga. Da Martin Garrix a Laidback Luke, passando per Afrojack e Oliver Heldens: dal circuito Insomniac arriva non solo un invito ad evitare le sostanze stupefacenti, un problema non ancora debellato, ma anche un vademecum sul comportamento da adottare in caso di necessità e supporto.
Mai voltare le spalle a chi accusa i primi sintomi, c’è in ballo una vita umana: è quello che avrebbero voluto anche Robert e Linell Shapiro. I genitori di Brent, morto per overdose durante un festival di musica, sono anche i genitori della Brent Shapiro Foundation for Drug and Alcohol Awareness, un’associazione che si occupa proprio di prevenzione e soccorso. Per una vita dolorosamente persa, ce ne sono tante altre da poter salvare, se si seguono le principali direttive promosse dai protagonisti del video e dai volontari di questo progetto.
“Party responsibly” è, in sostanza, lo slogan che dovrebbe raggiungere chiunque segua le succitate iniziative o chiunque si appresti a cominciare l’hobby del “music traveller”. L’unica vera droga ammessa è la musica stessa, e gli artisti del mondo EDM tengono particolarmente a preservare l’incolumità dei propri fan.
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