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Perchè Calvin Harris è il miglior produttore al mondo: icona e mito!

Un amante della perfezione che ha finto di essere stato derubato del suo pc nell'aeroporto di Heathrow pur di avere più tempo per lavorare al suo prossimo album

Leandro Spilla Autore:

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Calvin Harris è il miglior produttore al mondo

Riuscire a produrre qualche canzone di successo nella propria carriera è un buon risultato.
Riuscire a produrre tre canzoni di successo, all'interno di uno stesso album è un ottimo risultato.
Riuscire a piazzare 8 canzoni di uno stesso album nella Top 10 della UK Singles Chart è da leggenda.

Ed oggi parliamo proprio di una leggenda, di un hit-maker senza eguali, di un mattatore delle Chart: Calvin Harris!


Adam Richard
Wiles, oggi universalmente conosciuto come Calvin Harris, sognava di fare il calciatore ed aveva persino iniziato a muovere i primi passi nel mondo del pallone (fortunatamente con scarsi risultati) prima di abbandonare tutto e chiudersi nella sua cameretta a Dumfries per produrre musica.
Sotto il primordiale pseudonimo di Stouffer pubblica inizialmente le sue produzioni sul suo profilo di MySpace ed alcune tracce come Da Bongos e Brighter Days riescono a trovare la luce nel mercato discografico grazie ad un'etichetta minore.
Ma è proprio la prolifica attività, mostrata sul social, cattura l'attenzione di un talent scout, Mark Gillespie, agente dei festival Global Gathering, che lo fa assoldare nella Sony Music nel 2006.
E nel 2007 esce il suo primo album, I Created Disco, certificato d'oro (tanto per iniziare) e contenente i singoli di successo Acceptable in the 80's e The Girls.

La mattina Adam lavora in un supermercato come commesso e la sera esprime il suo talentuoso estro producendo tracce dal gusto dance anni 80/90, sperimentando al fine di trovare la perfetta alchimia di una traccia pop-dance capace di proiettarlo nell'Olimpo delle star musicali.
"Voglio diventare come David Guetta" affermerà qualche anno dopo in un'intervista rimarcando il suo profondo desiderio di non confinarsi nella definizione di "dj" o "produttore musicale" ma proclamando quella profonda ambizione di assurgere al ruolo della star globale, di colmare quel vuoto che ancora separava i protagonisti della musica elettronica al panorama pop.
Calvin Harris, che scelse di chiamarsi così per risultare "razzialmente ambiguo", è un'artista a tutto tondo che presta perfino la sua voce alle proprie tracce.

È il caso di I'm Not Alone, brano del secondo album, Ready for the weekend, certificato disco d'oro dalla British Phonographic Industry (BPI): un'inesorabile marcia trionfale su un sentiero lastricato d'oro!
Diffusa la fama delle eclettiche abilità, Calvin inizia ad esprimere molto anche attraverso le collaborazioni: ad esempio con Kylie Minogue nell'album X o col rapper Dizzee Rascal in Dance wiv Me.
Ma la scintilla professionale definitiva scoppierà con Rihanna in occasione di We Found Love (che vince pure un Grammy)uno dei fantastici 8 successi (insieme a Bounce, Feel So Close, Let's Go, We'll Be Coming Back, Sweet Nothing, Drinking from the Bottle, I Need Your Love) in Top 10 del terzo album, 18 Months: record che batte persino quello di sua maestà, il King del Pop, Michael Jackson!
È arrivata, finalmente, la consacrazione a deus et divus!

Credo che sia estremamente difficile esprimere a parole definire in termini concisi e finiti l'attitudine di questo artista a sfornare solo ed esclusivamente capolavori.
Il mito di Re Mida assume connotati reali, quasi fisici nella persona di Calvin Harris che pare realizzare con una semplicità disarmante a fare qualcosa che a tantissimi riesce difficile concludere anche solo una volta.
Potete pure non amarne il genere ma non si può non riconoscerne la grandezza.

Nel novembre 2014 esce il suo quarto album, Motion, anticipato nel corso dell'anno precedente da singoli straordinari come Under Control realizzato con Alesso ed il duo inglese Hurts, Summer, cantata dallo stesso scozzese, indimenticabile colonna sonora di quell'estate ed il cui video omaggio la saga di Fast & Furious, Blame, struggente vocal di John Newman ed Outside nel quale molti hanno colto una sorta di sequel di I Need Your Love ed apprezzato l'ennesima collab con Ellie Goulding con la quale pare Harris avesse un flirt.
Album imperlato di preziosi ed illustri collaborazioni (anche Rehab & Gwen Stefani), presenta anche alcuni esperimenti fuori dal suo genere tipico come Slow Acid.

Con un orecchio attento alle ultime tendenze musicali ed un innato fiuto per la traccia vincente, Calvin Harris, che si è persino concesso di posare per Armani, pare abbia virato ultimamente sul genere deep house.
La solenne abiura del genere più mainstream a favore della sensuale corrente house è avvenuta senza troppi giri di parole con How Deep Is Your Love (più chiaro di così?), cui segue This Is What You Came For con la Musa onnipresente Rihanna ed infine, brano il cui video ufficiale è uscito giusto qualche giorno fa e dedicato alla storia avuta con Taylor Swift, My Way.



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