Revocata la licenza al Fabric: il club di Londra chiude per sempre
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Lo storico club di Londra, Fabric chiude per sempre i battenti, salvo (al momento improbabile) un miracolo. La decisione definitiva è stata presa ieri, 6 settembre, al termine di un incontro tra i rappresentanti del club e le autorità locali.
Il Fabric era stato chiuso dopo la morte per overdose di due ragazzi. I decessi sono avvenuti un paio di mesi fa e non in concomitanza. Le vittime non si conoscevano. In un comunicato del Fabric, datato 11 agosto, si legge:
Al fine di capire come ciò sia accaduto, concordiamo con la polizia e le altre agenzie di sospendere la nostra attività e attendere gli sviluppi delle indagini.
La licenza del Fabric è stata revocata definitivamente. Flora Williamson, membro del Concilio di Islington, ha detto:
C’è una cultura della droga al Fabric che il management non può controllare.
Nel 2014, il Concilio aveva imposto al Fabric l’impiego dei cani antidroga e scanner, decisione presa dopo la morte per droga di quattro ragazzi nei tre anni precedenti. Contro tale imposizione, i titolari del Fabric presentarono ricorso e vinsero. Ora il Concilio si è preso la sua rivincita.
Non è mancato il sostegno al club da parte di figure di spicco ed è partita una raccolta di firme per chiedere la riapertura del Club. Il Fabric ha incassato non solo il sostegno di Scuba, Fatboy Slim e Rob da Bank, ma anche dal neosindaco di Londra Sadiq Khan:
Esorto le autorità a trovare una soluzione di buon senso che dia la possibilità al club di restare aperto e garantire la sicurezza dei clienti.
Su Change.org è stata lanciata una petizione a sostegno del Fabric che ha già superato le 150mila firme.
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