Sanremo 2015, pioggia di cover nella terza serata del Festival
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Le serata è iniziata come il giorno precedente (clicca qui per rivivere tutto quello che è successo) con le sfide a eliminazione diretta tra le Nuove Proposte. Altri quattro dei giovani emergenti in gara si sono scontrati a coppie, affidando al televoto la loro permanenza nella competizione. I primi due sono stati Giovanni Caccamo con "Ritornerò Da Te" e Serena Brancale con "Galleggiare", seguiti poi da Amara che canta "Credo" e da Rakele con "Io Non So Cos’è L’amore". Ad accedere alla semifinale sono stati Caccamo e Rakele.
Prima dell'omaggio tributato dai Big ai loro grandi predecessori è entrato in scena il tenore Federico Paciotti (ex componente dei Gazosa) regalando una particolarissima performance: oltre a cantare, ha suonato la chitarra elettrica sulle note dell'aria "E Lucevan Le Stelle" (dalla Tosca di Giacomo Puccini).
Ha poi preso il via la vera e propria serata delle cover con Raf e la sua versione di "Rose Rosse" di Massimo Ranieri. Dopo l'ingresso di Emma, è stata la volta di Irene Grandi con "Se Perdo Te" di Patty Pravo.
Arisa è poi salita sul palco dell'Ariston nonostante un infortunio per introdurre Moreno con "Una Carezza In Un Pugno" di Adriano Celentano.
Orgoglio italiano alle stelle in tutti i sensi nel momento del collegamento con la nostra astronauta Samanta Cristoforetti direttamente dalla stazione spaziale nella quale si trova in missione.
Biggio e Mandelli hanno reso omaggio a Cochi e Renato con "E La Vita, La Vita", Chiara a Caterina Caselli con "Il Volto Della Vita", Nesli a Luca Carboni con "Mare Mare" e Nek a Mina con "Se Telefonando".
Luca e Paolo irrompono con il loro umorismo dissacrante: hanno presentato la canzone "Rap Parade" nella quale hanno preso in giro la tendenza a omaggiare ripetutamente gli artisti scomparsi (come è successo proprio anche a Sanremo in questi giorni).
Ha poi ripreso il via il momento delle cover con i Dear Jack con "Io Che Amo Solo Te" di Sergio Endrigo, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi (nuovamente nei panni di Platinette) con "Alghero" di Giuni Russo, Bianca Atzei con "Ciao Amore Ciao" di Luigi Tenco e Alex Britti con "Io Mi Fermo Qui" di Dik Dik e Donatello.
Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero fa il suo dirompente ingresso in scena cantando anche "Vita Spericolata" di Vasco Rossi seguito dai primi ospiti musicali internazionali: direttamente dagli anni '80 ecco gli Spandau Ballet con i loro classiconi "Gold" e "Through The Barricades".
La gara è ricominciata con Annalisa e la sua cover di "Ti Sento" dei Matia Bazar, seguita da Lara Fabian con "Sto Male" di Ornella Vanoni, Il Volo con "Ancora" di Edoardo De Crescenzo, Gianluca Grignani con "Vedrai Vedrai" (secondo omaggio a Luigi Tenco), Nina Zilli con "Se Bruciasse La Città" di Massimo Ranieri, Malika Ayane con "Vivere" di Vasco e infine Marco Masini con "Sarà Per Te" di Francesco Nuti.
Luca e Paolo sono ritornati in scena inframmezzando le performance dei Big con un altro siparietto dedicato ai matrimoni gay, così come Federico Paciotti, questa volta alle prese con chitarra e voce col "Nessun Dorma".
Secondi ospiti internazionali della serata sono stati i Saint Motel che hanno scosso il pubblico imbalsamato con il loro rock e il tormentone "My Type".
La terza puntata del Festival della canzone italiana è terminata con l'annuncio della classifica delle cover: ad avere la meglio è stato Nek che in chiusura ha interpretato nuovamente il pezzo di Mina. Ecco le prime cinque posizioni:
- Nek - Se Telefonando
- Il Volo - Ancora
- Marco Masini - Sarà Per Te
- Moreno - Una Carezza In Un Pugno
- Dear Jack - Io Che Amo Solo Te
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