Spotify ha inviato alcuni virus agli utenti della versione gratuita
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Oltre 100 milioni di persone lo usano per appagare le proprie esigenze musicali e più di 40 milioni di loro sono utenti in abbonamento.
Stiamo parlando della più grande azienda al mondo che offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti: Spotify!
La società, che nel 2015 ha registrato un fatturato record di 1,945 miliardi, trae il proprio utile attraverso le pubblicità visive e simil-radiofoniche (per gli utenti del servizio Free) e gli abbonamenti a pagamento (servizio Premium), che consentono di ascoltare musica senza interruzioni pubblicitarie ed accedere ad ulteriori funzioni come l'ascolto con una migliore qualità acustica, l'accesso offline alla musica e le applicazioni mobili.
Tuttavia, giusto due giorni fa, gli utenti free hanno lamentato il fatto che le pubblicità presenti nel servizio iniziassero ad aprire i loro browser per indirizzarli a siti infestati da malware.
Così gli utenti di Microsoft, Mac e Linux hanno invaso Twitter e la Community di Spotify preoccupati dai download di virus che venivano compiuti senza il loro espresso consenso.
Immediata la risposta del colosso svedese anche se pare che la pubblicità in questione non sia responsabile dell'indirizzamento ai siti malware.
Abbiamo identificato un problema che ha coinvolto un piccolo numero di utenti del servizio Free, i quali si sono lamentati di un pop-up, appartenente ad un dubbio sito web, che coinvolgeva i loro browser.
Ora abbiamo identificato il problema e lo abbiamo risolto
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