Dal 22 aprile l’esordio di Jain: “Zanaka è il mio album dei viaggi”
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Quando la musica regala la spensieratezza di un giorno di vacanza, lontano da troppe paranoie eppure con l’orecchio sempre teso al reale, le note acquisiscono a tutti gli effetti quella capacità di far sognare e – perché no – dimenticare un po’ il tran tran del quotidiano. Sembra proprio che in questo la ventiquattrenne francese Jain abbia un dono naturale, un talento spontaneo maturato anche grazie a esperienze non comuni ai più.
Nata a Tolosa, ha vissuto tra il Congo, Dubai, Abu Dhabi e Parigi, assorbendo influenze musicali composite e vivendo realtà che hanno reso più acuta la sensibilità di una ragazza che sa leggere il presente. La sua Come, singolo tra i più suonati in radio anche in Italia, è solo un piccolo assaggio del mondo artistico in cui Jain si muove e che racconta nel suo primo album “Zanaka” in uscita il 22 aprile (Sony Music).
L’ironia e la giocosità della musica che la cantautrice propone non sono da confondere con superficialità: al contrario, sono una via preziosa con cui veicolare messaggi sociali e culturali dal peso enorme. E l’ottimismo che trapela dalle dieci tracce del disco traduce la voglia di vivere una vita piena, senza distinzioni o pregiudizi.
Il 22 aprile pubblichi il tuo primo album e hai scelto di intitolarlo “Zanaka”, che significa bambino: come mai?
Il disco rappresenta la mia partenza e per questo ho scelto come titolo “Zanaka”: racchiude la mia infanzia e la mia vita finora. Non significa che ci sia qualcosa di bambinesco nella musica che faccio; volevo, invece, che desse l’idea della musica come gioco perché quando suono mi diverto e continuerò a farlo.
Come mai hai scelto di cantare in lingua inglese e non invece in francese?
L’album è nato in Congo e non in Francia: già questo è un motivo per il quale non è in lingua francese. Inoltre, scrivendo molto per i miei amici che non parlano francese, per relazionarmi con loro ho sempre usato l’inglese! Infine, considero “Zanaka” il mio album dei viaggi e la lingua dei viaggi, per me, è l’inglese.
Sei giovanissima, quando hai iniziato a fare musica e quali sono state le tue principali influenze?
Ho iniziato a scrivere e comporre musica a 16 anni, quando vivevo in Congo. I miei ascolti sono stati vari: mia madre è franco malgascia e sono cresciuta ascoltando molta musica malgascia. Poi ho vissuto a lungo in Congo, quindi queste sonorità piene di percussioni sono parte di me e voglio conservare tale patrimonio. A questo si aggiungono molti ascolti soul e jazz (Nina Simone, Ella Fitzgerald, Janis Joplin), Miriam Makeba e certa elettronica francese che ho scoperto quando mi sono trasferita a Parigi.
E tra gli ascolti contemporanei, anche di musica africana, chi ti piace?
Penso al rap, che è molto diffuso in Africa tanto che ho tanti amici che suonano in gruppi rap e hip hop.
Quali sono i messaggi che vuoi mandare attraverso la tua musica?
Sono molto sensibile a tematiche quali la pace, la tolleranza e l’antirazzismo che già cantava Miriam Makeba la cui voce mi è familiare fin da bambina: questi sono i miei primi messaggi. Ma quello che in verità volevo per “Zanaka” è soprattutto un messaggio allegro e solare attraverso un sound che faccia ballare.
Il tuo percorso, personale e artistico, culmina ora con un album di debutto che fin dal primo singolo e dalla copertina mette in luce una grande attenzione agli aspetti grafici: cosa rappresentano per te?
Ho studiato grafica e quindi sono sempre stata molto legata all’aspetto estetico che voglio abbia un’identità visuale e sincera corrispondente alla mia musica. L’idea della copertina, per esempio, mi è nata vedendo una mia foto arrivata dalla casa discografica: mi è sembrata l’immagine giusta per evidenziare la diversità della mia musica, che ha tante influenze e percorre direzioni diverse, oltre alla sua natura non binaria.
Quale estate ti aspetta?
La mia agenda è piena di appuntamenti live per quest’estate tanto che ho appena letto su Le Parisien che al momento sono la seconda artista più programmata nei festival. Quindi sarò parecchio in giro ma stiamo cercando di organizzare qualcosa anche in Italia!
Questa la tracklist di “Zanaka”:
- Come
- Heads Up
- Mr Johnson
- Lil Mama
- Hope
- All My Days
- Hob
- Makeba
- You Can Blame Me
- So Peaceful
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