Spotify boicottato da Taylor Swift e Black Keys
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Taylor Swift è sulla bocca di tutti e continua a far parlare di sé. Questa volta a fare notizia non è il suo album da record, il più venduto in tutto il 2014 a solo una settimana dal lancio, ma la sua “lotta” contro Spotify e lo streaming musicale. Taylor ha infatti deciso non solo di non rendere disponibile il suo ultimo lavoro, ma ha anche ritirato tutta la sua discografia in blocco facendo cancellare ogni sua traccia. La cantautrice statunitense ha messo così in atto la sua idea di combattere lo streaming, considerandolo una forma di pirateria.
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Naturalmente non mancano gli artisti italiani che seguono le orme dei colleghi d’oltreoceano. Ligabue aveva inizialmente rifiutato di pubblicare Mondovisione su Spotify, anche se poi è tornato sui suoi passi. Chissà se anche Vasco Rossi farà come Luciano e cambierà idea o "Sono Innocente", il suo ultimo lavoro, non vedrà mai la luce su Spotify.
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Spotify può essere considerata ancora una novità, ma sta lentamente prendendo sempre più piede e si sta affermando come nuova frontiera dell’industria musicale. Non è quindi un’utopia pensare ad una libreria musicale completa e sempre aggiornata che racchiuda tutti gli artisti, dai Beatles a Taylor Swift, offrendo tutto il possibile su un unico portale web. Certamente la cantante americana ha fatto una bella mossa che le ha fatto guadagnare parecchia fama, ma non si sa quanto potrà portare avanti la sua idea.
Spotify non ha mancato di commentare questa decisione con un messaggio che appare alla ricerca del nome della cantante. Il commento, qui sotto riportato, si chiude con due playlist: una raccolta di brani che formano una supplica alla Swift e una seconda dal titolo poco lusinghiero, “Cose da ascoltare mentre Taylor non c’è”.
Speriamo che cambi idea e si unisca a noi nel costruire una nuova economia musicale che funzioni per tutti.
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