Vasco Rossi e suoi avvocati affossano Nonciclopedia [UPDATE]
Vasco Rossi e i suoi avvocati hanno chiesto e ottenuto la chiusura del sito Nonciclopedia, parodia satirica di Wikipedia sulle cui pagine spesso e volentieri si mettevano alla berlina personaggi famosi, politici e anche rock star.
Ebbene, la pagina di Nonciclopedia dedicata a Vasco - nonostante il suo attuale e sbandierato amore per il web - avrebbe fatto arrabbiare l'autoproclamatosi "social rocker". Tanto da spingerlo a ricorrerre agli avvocati che, con solerzia, spedirono nel 2010 una diffida ai gestori del sito. Ossia quando Vasco non era ancora così attivo su internet.
E Nonciclopedia oggi non è più online. O meglio, tutte le sue pagine - scomode a molti - sono ora irraggiungibili. Al loro posto una spiegazione del perché Nonciclopedia abbia chiuso i battenti e una bacheca dove "ringraziare" Vasco Rossi per il suo operato.
Le spiegazioni date dagli amministratori del sito sono esilaranti e dissacranti, in linea con il tono che ha sempre contraddistinto Nonciclopedia e le sue pagine: "Care lettrici, cari lettori, cari creditori Nonciclopedia chiude a causa di una denuncia che Vasco Rossi ha sporto contro il sito. Vasco Rossi si è sentito diffamato dalla pagina che lo riguardava. Probabilmente si terrà un processo, al termine del quale quel brufoloso ragazzino quindicenne che ha scritto la pagina dopo essere stato picchiato dai suoi compagni di classe, adesso dovrà anche pagare gli alimenti al nullatenente Vasco Rossi. Un uomo che ha vissuto l'esperienza della droga, l'esperienza del carcere, l'esperienza di stadi e folle che lo acclamavano, non poteva proprio sopportare l'idea di essere oggetto di satira su Nonciclopedia", recita l'inizio del messaggio.
Da quel che si conosce, la diffida dei legali di Vasco risale al febbraio 2010. Dopo la sua ricezione, gli admin di Nonciclopedia si erano offerti di cancellare le pagine ritenute diffamatorie ma dagli avvocati della rock star non era arrivata alcuna risposta.
Il sito, dunque, ha continuato il proprio corso fino ad agosto, quando la polizia postale ha convocato gli amministratori di Nonciclopedia e ne causato la chiusura.
Le reazioni degli utenti non si sono fatte attendere: c'è chi ha definito Vasco un "mito di cartapesta", "patetico" ed "egocentrico insensato". E i messaggi, non proprio pacati, aumentano ad ogni ora.
Anche sul profilo Facebook del rocker, di solito la sua roccaforte online, stanno letteralmente piovendo insulti e commenti sarcastici sul questo brutto episodio.
Forse Vasco, che ha da poco scoperto internet e i social network, non sapeva che il web è un territorio libero dove spesso - ed è questo il bello - c'è spazio anche per la verità e per opinioni contrarie alle nostre.
Chissà, forse ci spiegherà il suo punto di vista con un clippino.
[UPDATE] la portavoce di Vasco Rossi, Tania Sachs, e il suo avvocato hanno risposto alle accuse su Facebook. Trovate tutti i dettagli a questo indirizzo.
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