I Guns'n'Roses si riuniscono per la Hall of Fame?
La curiosità è innegabile. Anche senza essere appassionati di gossip è infatti difficile non dare un'occhiata a quello che potrebbe succedere il 14 aprile a Cleveland, quando nella Hall of Fame del Rock'n'Roll (qui il sito ufficiale) saranno introdotti Faces (e Small Faces), Red Hot Chili Peppers, Beastie Boys e Guns'n'Roses.
E se le prime tre band non dovrebbero comportare problemi, la quarta promette scintille. Dizzy Reed, tastierista dei Guns, ha dichiarato infatti che tutti i membri fondatori della band saranno presenti.
E dato che, tra voci di riappacificazione, reunion, tour mondiali e quant'altro, sono anni che soprattutto tra Axl Rose e Slash volano stracci, i fans e i semplici appassionati sono molto curiosi di scoprire se si tratta di una voce fondata, se si tratterà soltanto di una comparsata, se la band tornerà a suonare insieme e se darà la stura a nuovi progetti.
Reed dichiara: "So che tutta la band originale ci sarà. Non so esattamente che cosa succederà. L'unica cosa di cui sono sicuro è che ci ritroveremo tutti insieme e che sarà una cosa piacevole".
I Guns'n'Roses nascono nel 1985 dalla fusione di due band di Los Angeles e, dopo qualche cambio di formazione, raggiungono il successo nel 1987 grazie al primo disco, "Appetite for Destruction": con canzoni come "Welcome to the Jungle", "Paradise City" e "Sweet Child O'Mine", l'album venderà complessivamente 30 milioni di copie.
Il sound è veloce, "compra" elementi sia dall'heavy metal sia dal punk, lo stile è sfrontato e i testi parlano della vita sregolata della band, in puro stile sex & drugs & rock'n'roll. Non mancano testi razzisti, omofobi e risse con altre band per questioni di donne: memorabile l'annosa contesa con i Mötley Crüe.
Nel 1990 il batterista Steven Adler è cacciato dalla band perché ha esagerato con le droghe perfino per gli standard piuttosto lassisti del gruppo, mentre nel '91 escono due dischi paralleli intitolati "Use Your Illusions", con altri classici della band come "November Rain", la cover di "Knockin'On Heaven's Door" di Dylan, "Don't Cry", "You Could Be Mine", "Civil War". I dischi hanno successo e si piazzano al 1° e 2° posto delle chart, ma è l'inizio della fine: il 24 settembre 1991 l'uscita di "Nevermind" dei Nirvana cambia il mondo del rock e spazza via le illusioni dei G'n'R, che cominciano a perdere pezzi, come il chitarrista Izzy Stradlin che esce dal gruppo.
Prima dell'implosione definitiva, il gruppo si trasforma nella più famosa cover band del mondo, pubblicando un album di rielaborazioni di pezzi altrui ("The Spaghetti Incident") e facendo rumore con la reinterpretazione di "Sympathy for the Devil" per la colonna sonora di "Intervista col vampiro". L'incisione del pezzo degli Stones sancisce l'ultima volta con il gruppo per Slash, che seguirà percorsi sempre più lontani da Axl. Il quale, per anni, stresserà tutto il mondo con le prove, le preincisioni, la rifinitura, il perfezionamento di "Chinese Democracy", il nuovo disco dei Guns'n'Roses che vedrà la luce soltanto nel 2008 e con il contributo di quasi nessuno dei membri fondatori.
Il disco non ha il successo sperato (un paio di milioni di copie vendute nel mondo, soltanto 600.000 negli Usa). Da allora, qualche concerto e poi soltanto voci di nuovi dischi, tour, reunion, varie ed eventuali. Che succederà a Cleveland il 14 aprile?
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