Ibiza al collasso: troppi turisti durante l'estate

Trasformarsi da paradiso terrestre a inferno è un passo breve, lo sanno bene gli abitanti di Ibiza che ogni anno è invasa da orde di turisti, non sempre educati. Il turismo è una risorsa irrinunciabile per qualsiasi paese ma può diventare un problema in caso di overbooking.

Secondo il Diario di Ibiza, Ibiza ospita 300mila turisti al giorno, davvero tanti per un’isola di 572 km². Il disagio per i residenti è innegabile e per cercare di porre rimedio a questa situazione si è fatto ricorso a una tassa di soggiorno, allo scopo di operare una sorta di selezione dei visitatori dell’isola. Ma dalle pagine del Diario di Ibiza Mariano Planells bolla “il turismo selettivo” (pochi turisti con grande capacità di spesa) come pura fantasia.

Preoccupato per l’incredibile mole di turisti che stanno invadendo Ibiza, è anche Vicente Torres, a capo del Dipartimento del Turismo. Interpellato da Pulse Radio, Torres ha detto che Ibiza ha una capacità limitata non solo in termini di spazio ma anche di acqua potabile e importanti infrastrutture.

Sull’impatto negativo dei turisti, Torres spiega:

Più gente sull’isola significa più persone che consumano le nostre risorse.

Dal primo luglio è entrata in vigore la tassa di soggiorno. L’entità della tassa varia da 50 centesimi per gli ospiti di campeggi e alberghi modesti fino a 2 euro per hotel di lusso e appartamenti. Torres spiega che questa tassa servirà a finanziare una serie di progetti utili alla comunità autoctona.

Ma qual è il punto di rottura? In concreto, quando si può effettivamente dire che ci sono troppi turisti e quindi bisogna porre un argine?

Sulla questione – spiega Torres – è aperto un tavolo di discussione ma non tutti quelli che ci sono seduti hanno lo stesso colore politico. Tuttavia è necessario arrivare a un punto d’incontro e stabilire un tetto massimo di presenze sull’isola. È categorico prendere una decisione per il bene di tutti.