Michael Jackson, ecco le sue ultime parole (VIDEO)

Il processo per la morte di Michael Jackson ha dato il suo verdetto, come sappiamo. Nonostante Conrad Murray sia stato giudicato colpevole di omicidio involontario e in carcere, il medico ha comunque trovato il tempo per svelare le ultime parole di Michael Jackson. 

Per l'esattezza Murray ha dichiarato ad un futuro documentario TV che il re del pop: "pregava e supplicava di dargli per favore un po' di latte, perché quella era l’unica cosa che l’avrebbe fatto stare meglio", ha detto Conrad Murray. Per "latte" Jacko intendeva il Propofol, ossia il potente anestetico che gli ha dato la morte.

Il medico, dunque, ammette che il farmaco era ormai una droga per Michael Jackson, com'è emerso anche dagli interrogatori di alcuni testimoni che avevano accudito la pop star.

Nel documentario, poi, Murray dichiara anche che Jacko sembrava "isterico", ironicamente molto simile al personaggio protagonista del video di Thriller.

In altri estratti dal programma, come riporta il sito TMZ, il dottore è inquadrato mentre è in macchina fuori da una delle case di Jackson: "Non riusciva davvero a godersi le sue proprietà. Voglio dire, c'erano paparazzi, fans, tutti curiosavano attorno alle sue case. Siamo sfuggiti a molti di loro, più volte, in questo stesso veicolo. Lui si sistemava sul sedile posteriore, si abbassava e diceva alla sicurezza 'non seguiteci'. Io ero un po' in ansia ma a lui piacevano questi rischi".

Parlando del giorno della morte di Michael Jackson, poi, Murray dichiara: "Dissi alle guardie del corpo di portare via i bambini perché non volevo che vedessero il loro padre mentre riceveva il massaggio cardiaco. E la guardia del corpo mi disse: ‘dottore, cosa succede?’. Ho bisogno di aiuto, sto facendo il massaggio cardiaco, il signor Jackson non respira! Chiami il 911! Ho bisogno che chiami il 911. Cerco di resuscitare il paziente mentre ascolto la guardia del corpo che chiama il 911”.

Conrad Murray nella pellicola racconta anche più a fondo il rapporto instaurato con Jackson, rapporto di amicizia nato sulla difficoltà di entrambi a relazionarsi con il padre:  "Jackson disse che in tutta la sua vita aveva trovato un solo amico e che quell'amico ero io".