Processo Michael Jackson, Conrad Murray giudicato colpevole (VIDEO)
Il processo per la morte di Michael Jackson è giunto finalmente ad un verdetto: il dottor Conrad Murray è stato giudicato colpevole di omicidio involontario.
Dopo sei settimane di udienze, testimonianze e contributi shock, dunque, possiamo finalmente chiudere uno dei più tristi capitoli della storia della musica. La morte di Michael Jackson nel 2009, infatti, ha privato il mondo del suo immenso talento, anche se i fan lo amano ancora a tal punto da riempire gli stadi al solo suono del suo nome.
A portarcelo via, dunque, è stato un dottore più volte definito "inetto" e "incosciente", di cui Michael si fidava e che, in ultima analisi, gli ha dato la morte.
La decisione della giuria popolare è arrivata dopo circa 9 ore di discussioni a porte chiuse: "The Superior court of California, Los Angeles County, the people of the state of California plaintiff versus Conrad Robert Murray, defendant. We the jury in the above mentioned actions, find the defendant guilty of the crime of involuntary manslaughter", è stata la sentenza finale. Dopo il verdetto Murray è stato subito portato in cella, in manette.
La tesi della difesa, ossia che il re del pop si sia iniettato da solo il Propofolo che l'ha ucciso, non ha retto davanti ai molteplici reperti presentati dall'accusa. L'avvocato David Walgren, nella sua arringa finale, ha efficacemente descritto l'operato di Murray come "scienza-spazzatura", evidenziando tutte le sue mancanze: non solo il dottore gli aveva iniettato una dose sbagliata di anestetico, ma era persino uscito dalla stanza, aveva chiamato in ritardo il 911 e aveva tenuto nascosta la somministrazione di Propofol ai paramedici.
"Questo non è un reato riguardante un errore di giudizio...questo è un reato il cui il risultato finale è stato la morte di un essere umano", ha chiosato il giudice Michael Pastor dopo la sentenza. Alla lettura del verdetto, riportano le fonti americane, La Toya Jackson avrebbe esclamato un "Sì!" di gioia, mentre la madre di Michael, Katherine, avrebbe pianto per la commozione.
Ora Conrad Murray andrà in prigione in attesa di una seconda udienza il prossimo 29 novembre, udienza che deciderà l'effettivo ammontare della sua pena. Il medico rischia fino a 4 anni di reclusione e il ritiro della licenza. Ad ogni modo i legali di Murray hanno dichiarato l'intenzione di ricorrere in appello, sperando di invertire la sentenza.
I genitori della compianta pop star hanno dichiarato: "Finalmente è stata fatta giustizia. Aspettavamo questo momento da tanto tempo e in aula non siamo riusciti a trattenere le lacrime di gioia. Anche se niente ci potrà riportare nostro figlio, giustizia è stata fatta. Adesso non vediamo l'ora d'andare a casa per condividere questo giorno con i bambini di Michael".
La folla di fan del re del pop fuori dall'aula, alla notiza della sentenza, è scoppiata in manifestazioni di gioia. Finalmente è stata fatta giustizia sulla morte di Micheal Jackson, dicevano fra le lacrime.
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