Sanremo 2013 seconda serata: si entra nel vivo (VIDEO)
Con la seconda serata di Sanremo 2013 si può tranquillamente dire che il Festival è entrato nel vivo. Sul palco dell'Ariston, infatti, sono saliti artisti di livello e in generale le canzoni si sono dimostrate più interessanti.
Tanto che questa volta nessuno può dire che siano state messe in secondo piano da ospiti e gag varie.
Ad aprire le danze sono stati i Modà, che hanno sfoggiato la ricetta del loro successo: musica rock molto soft, testi nella tradizione italiana al 100% con un tocco di originalità e un'esibizione impeccabile. Entrambi i due pezzi hanno emozionato, sopratutto il secondo - "Come l'acqua dentro al mare" - che Kekko Silvestre ha dedicato alla figlia nata a dicembre. Peccato sia passata la prima proposta, ovvero "Se si potesse non morire".
Malika Ayane, poi, ha conquistato il palco del Festival con il suo fare un po' stranito ma la solita, solida esecuzione. I due pezzi firmati Giuliano Sangiorgi sono stati interpretati in modo unico da Malika, che ha mostrato un coinvolgimento con la sua musica davvero notevole. E il pubblico ha reagito più che bene.
Ecco il pezzo passato dopo il voto popolare e della sala stampa di Sanremo, "E se poi":
Simone Cristicchi, che si vede quasi solo a Sanremo ogni anno, ha proposto due brani molto diversi. Il primo, "Mi manchi", ha voluto solleticare la tradizione del Festival e la predilezione dell'evento per l'amore in tutte le sue salse. Bocciata, anche per la prova vocale di Simone che con le note alte non va a nozze. Il secondo brano, vincitore, è stato "La prima volta (che sono morto)", un pezzo più nelle corde di Cristicchi per ironia, melodia (poca) e simpatia.
Il cantante si immagina di visitare una specie di aldilà in cui tutti i defunti vivono insieme, senza distinzione fra inferno, paradiso e limbo. Una specie di versione atea del mondo post-mortem:
Gli Almamegretta hanno invece proposto un brano nelle loro corde, con un ritmo in levare in stile reggae ma sempre senza dimenticare le radici partenopee ("Mamma non lo sa"). Non per niente ha vinto facile sulla seconda canzone, più distante dal sound del gruppo: "Onda che vai" è stata scritta da Federico Zampaglione dei Tiromancino ma non ha convinto né pubblico né critica. Era un po' noiosetta, in effetti.
Max Gazzè è stato fedele a sé stesso, con quell'approccio giocoso e naturale alla musica su cui in musicista ha costruito la sua carriera. Creativo ed eclettico, Max ha portato a Sanremo 2013 "I tuoi maledettissimi impegni", pezzo che racconta del difficile rapporto con le donne in carriera, e "Sotto Casa", vincitrice della sfida e basata su un ritmo più coinvolgente e la classica doppia voce in falsetto dell'artista romano.
Ecco "Sotto Casa":
Attesissima dopo essere diventata famosa con Amici, Annalisa ha offerto all'Ariston due performance solide e di buon livello. Costante e professionale forse più dei suoi colleghi più navigati, la giovane cantante ha proposto "Scintille" e "Non so ballare", senza quasi mai mostrare segni di cedimento o tensione.
Ecco la vincitrice, "Scintille":
Con una mossa molto furba la direzione di Sanremo 2013 ha lasciato Elio e le Storie Tese per ultimi fra i big. Tutti si aspettavano qualcosa di bizzarro dal gruppo milanese e, infatti, così è stato.
Con il solito approccio sarcastico e ironico Elio e soci sono arrivati sul palco vestiti da improbabili membri di un gruppo Gospel, con delle fronti allungate a dismisura da ridicole parrucche.
Il primo pezzo, "Dannati Forever", ha preso di mira i vizietti degli italiani e della classe politica nostrana. Deliziosi i riferimenti a Berlusconi disseminati qui e là.
Il secondo brano, "La canzone mononota", è quello che poi ha vinto e ha conquistato pubblico e critica. Si tratta di una canzone surreale ed estremamente difficile da cantare (è più o meno sempre sulla stessa nota) e suonare dal vivo.
Saranno anche vestiti in modo strano, ma Elio e soci sono musicisti di un talento e un'originalità innegabili.
Insomma, la seconda serata di Sanremo 2013 ha convinto sempre di più, dopo una partenza un po' stentata del Festival dell'era Fazio. E le canzoni, questa volta, hanno avuto il ruolo di protagoniste.
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