Calvin Harris ha intenzione di lasciare il mondo della musica?
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Calvin Harris, oggi, è uno degli artisti EDM più importanti al mondo. Il disc jockey nato a Dumfries, nel sud della Scozia, negli ultimi anni è stato uno dei protagonisti assoluti della scena dance piazzando ogni suo singolo in classifica e attestandosi nel 2014 come il DJ più pagato al mondo. La vita di Adam Richard Wiles, vero nome di Harris, non è stata sempre in discesa ed è stato lui stesso a raccontarlo alla rivista Prestige.
Harris, durante l’intervista, ha ammesso che ora è tutto più semplice grazie ai continui riconoscimenti e ai guadagni stratosferici, ma non è sempre stato così. Il disc jockey dieci anni fa era un normale ventenne con la passione per la musica elettronica ma sconosciuto al grande pubblico. Per mantenersi il giovane Harris lavorava come commesso da Mark & Spencer, nota catena di supermercati del Regno Unito, e solo nel tempo libero si dedicava al suo hobby. Il mondo del djing non gli aveva portato molte soddisfazioni e arrivò anche a pensare di lasciare la musica per un po’.
Fortunatamente per lui e per i suoi fan, Calvin decise di rimettersi in gioco nel 2006, uno degli anni d’oro di MySpace. Il social network predecessore di Facebook (quest’ultimo muoveva solamente i primi passi al di fuori dell’università di Mark Zuckenberg) era uno dei migliori modi per farsi conoscere e per diffondere la proprio musica. Harris iniziò a contattare numerosi produttori e altre persone che lavoravano nel mondo della musica elettronica. Fu così che conobbe Mark Gillespie, il suo attuale manager, e Felix Howard, il contatto che ha permesso a Harris di sottoscrivere un contratto con la EMI.
Di seguito riportiamo l’estratto più significativo dell’intervista di Calvin Harris a Prestige.
Era il 2006, l’anno in cui le persone cercavano ancora la musica su MySpace e la apprezzavano. Io cercavo i nomi che conoscevo di DJ e produttori e inviavo loro un invito ad ascoltare la mia musica. In pratica, facevo spam. Un promoter di nome Mark Gillespie e Felix Howard, uno dei nuovi dipendenti di EMI, mi hanno risposto. Felix mi ha messo in contatto con la casa discografica e Mark mi ha aiutato nella ricerca di un manager. È accaduto tutto in una settimana e ora Mark è ancora il mio manager e EMI la mia etichetta. Fu pazzesco: ero al lavoro da Mark & Spencer quando ricevetti la chiamata dalla EMI che mi offrì 30,000 sterline per tre anni. Finita la telefonata pensai ‘Cosa farò?’. Guadagnavo 20,000 sterline l’anno con il mio impiego da commesso e pensai che dovevo mollare. Grazie a Dio l’ho fatto.
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