Courtney Love contro il nuovo film su Kurt Cobain

Se il film documentario Kurt Cobain: Montage of Heck, uscito nei primi mesi del 2015, ha riscosso successo sia di pubblico che di critica, nonchè l'approvazione di Courtney Love, vedova del leader dei . Non è così per Soaked In Bleach del regista Benjamin Statler.

Il film infatti è incentrato sulle indagini di Tom Grant, investigatore privato ingaggiato proprio dalla moglie di Cobain, dopo la sua sparizione dal centro di riabilitazione avvenuta il 30 marzo 1994. Le immagini mostrano gli ultimi dieci giorni che precedono il ritrovamento del corpo del musicista, ufficialmente morto suicida, attraverso le registrazioni tra Courtney Love e Grant comparate a delle ricostruzioni visive di quei giorni realizzate con l'uso di attori.
La pellicola porta sullo schermo anche alcune interviste a persone vicine alla famiglia Cobain che sollevano l'ipotesi che la morte del musicista sia in realtà un omicidio e lo collega ad un possibile coinvolgimento della moglie. 

Courtney Love si è subito scagliata contro la produzione e l'uscita di Soaked In Bleach nelle sale e, attraverso il suo avvocato, ha scritto una lettera ai cinema statunitensi accusando il film di falsità e di teorie fasulle ampiamente confutate, chiedendo quindi che la pellicola non fosse proiettata.

Di contro la produzione ha risposto sostenendo come il tentativo di boicottaggio sia stato effettuato prima che la Love e i suoi avvocati vedessero il film e che si tratta quindi di "un attacco vigliacco sui diritti della parola, opinione e scelta". A sostegno di ciò gli autori del film hanno anche ricordato come questo si basi su prove rilasciate da persone coinvolte nei fatti e da individui vicini al caso, come Norm Stamper, all'epoca capo della polizia di Seattle, anch'esso sostenitore dei dubbi sul suicidio di Cobain. 

Nonostante la pressione che Soaked In Bleach ha subito, esso è comunque uscito in USA lo scorso 11 giugno ed è oggi disponibile sulla piattaforma VIMEO.