Justin Bieber è umano: "Potevo fare la fine di Amy Winehouse per colpa dei media"
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Oggi è uscito il suo attesissimo album "Purpose" e Justin Bieber si sta godendo il meritato successo, dopo un periodo abbastanza tribolato e costellato da continui quanto inutili eccessi ed uno stile di vita degno del miglior Sid Vicius dei . Una serie di bravate che gli hanno attaccato addosso l'immagine di bad boy o se preferite quella di "bimbominchia".
Ma Justin ha trovato la forza di tirarsi fuori da questa spirale, soprattutto dopo la fine della sua tormentata relazione con Selena Gomez.
Oggi ha confermato che dentro sé ha ancora quel talento che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo, non solo per il fatto di essere un teen idol!
Justin, però, non ha dimenticato quando giornalisti e blogger di tutto il mondo, noi compresi, facevano a gare per pubblicare la sua ennesima bravata ed oggi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa.
Dopo aver pubblicato i suoi nuovi singoli What Do You Mean? e Sorry, JB ha voluto dire che si è trovato in un momento in cui fama e pressione mediatica stavano per annullarlo al punto da fare la stessa fine della povera Amy Winehouse, morta tra eccessi, vizi e notizie gonfiate dai tabloid:
Ero depresso e mi sentivo isolato. Sei nella tua camera d'albergo e ci sono i fan intorno a te, paparazzi che ti seguono ovunque, e tutto diventa troppo intenso. Quando non è possibile andare da nessuna parte o fare qualcosa da solo inizi a diventare depresso. Non auguro a nessuno tutto ciò.
Il successo ha sempre avuto un prezzo caro Justin, ma a nessuno è piaciuto quell'alone di solitudine che c'era intorno ad Amy: nessuno ha cercato di aiutarla, nonostante la sua rehab. Anzi tutti a fare a gare nell'affossarla ancora di più, senza la preoccupazione che un colpo in più sarebbe stato quello fatale.
A te spetta giudicare se il paragone avanzato dalle parole del giovane canadese possa calzare con l'impietosa fine di Amy Winehouse:
Ho potuto vedere ciò che i media le stava facendo, come l’hanno trattata. La gente pensava che fosse divertente colpirla quando aveva toccato il fondo, per continuare a spingerla sempre più giù fino a quando lei non è più riuscita a trovare sé stessa. Ed è quello che stavano cercando di fare anche a me.
Justin ha confermato solo di aver bisogno di un po' di normalità:
Voglio solo che la gente sappia che sono umano e che sto combattendo come loro, ogni giorno.
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