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Le polemiche contro S.Ganacci al Tomorrowland sono pura ipocrisia

Stupore, divertimento, risate, ma anche (e soprattutto) indignazioni, polemiche e quant'altro per il suo DJ-set al Tomorrowland. Vi spieghiamo perché tutto ciò non fa che alimentare l'ipocrisia che circonda questa scena musicale da anni.

Amir Bani Autore:

Pubblicato: | Aggiornato:

Don Salvatore Ganacci al Nameless Festival 2018 https://twitter.com/thesalvatoreg/status/1003694788250624000
Salvatore Ganacci.

Non aver ancora visualizzato le sue gesta in giro per i social network equivale a non aver vissuto neanche per un istante su internet nelle ultime 48 ore.

Emir Kobilić, DJ e produttore svedese di origini bosniache, conosciuto al mondo con il suo nome d'arte che sta a Salvatore Ganacci (che nonostante le sonorità italiche non ha nulla a che fare con il Bel Paese), alla fine del primo week-end del festival europeo più celebre per eccellenza, Tomorrowland, è al centro delle discussioni da parte di tutti gli esperti del settore musicale e non solo. Migliaia le condivisioni delle sue prodezze coreografiche sul mainstage del festival belga da parte delle maggiori testate musicali elettroniche del globo.

Tutto molto divertente in apparenza, ma niente di così mozzafiato alla fine, anche per il semplice fatto che non si tratta di una novità assoluta: Salvatore Ganacci è nel giro della musica elettronica da più di 3 anni, ormai un mostro sacro della Refune dell'amico e collega Sebastian Ingrosso (presente anche lui durante il set del bosniaco per la loro Ride It), ha collaborazioni all'attivo con artisti come Walshy Fire dei Major Lazer, Bro Safari ed Enya, ma soprattutto, fin dal suo primo singolo di lancio "Money In My Mattress" con Trinidad James, ha mostrato una fresca originalità di contenuti, dalla sua produzione, ai video musicali fino ai social network. E ovviamente, a rendere completo tutto il suo repertorio sono stati i suoi DJ set in giro per il mondo, dal Sunburn in India fino a Barzio, al Nameless Music Festival, dove lo scorso giugno ha infiammato il mainstage intrattenendo i ravers lì presenti che hanno risposto con un feedback molto acceso (almeno su ciò possiamo dire con certezza che non deludiamo mai).

Per chi mastica elettronica da tempo, ci teniamo a ripetere che non è nulla di nuovo, ma a quanto pare, la formula "TOMORROWLAND + MAINSTAGE + SALVATORE GANACCI" è stata indigesta per "alcuni". 

Salvatore Ganacci passa un'ora a twerkare invece che, beh, fare il suo DJ set.

Il miglior animatore di villaggio vacanze del Tomorrowland dopo Steve Aoki

Lo schifo definitivo

Questo non è deejaying, è circo

E molti altre frasi in pieno mood-snob che si potrebbero raccogliere per intere settimane. Se dobbiamo parlare di prime volte, in questo caso non si può non essere d'accordo sul fatto che è stata forse la prima volta per un'esibizione simile su un palco dall'alta mole simbolica come quello del Tomorrowland, un palco che è la destinazione finale assoluta per tutti gli aspiranti sognatori nel mondo del DJing, che dopo aver visto su YouTube uno degli aftermovie editati alla perfezione, avranno quasi sicuramente avuto la realizzazione su cosa volessero fare concretamente nelle loro vite. "Un giorno sarò lì - Suonerò tutto il mio repertorio su quel palco dopo una scalata veloce di qualche anno - Tutti saranno lì a vedere me come mixo e salto con loro per connettermi con essi in un'unica energia". Un percorso a stretto contatto con la meritocrazia ovviamente secondo certi elementi, gli stessi che citano la tanto agognata meritocrazia come argomento di critica dei confronti di Ganacci, come se per dire: Lui è la sopra solo per i suoi balletti stupidi e perchè l'anno scorso ha detto a tutti di rilassare il proprio ano"

Parliamoci chiaro: siamo in un periodo dove si percepisce nell'aria una forte mancanza di originalità nel mondo musicale elettronico e non solo; certo, si seguono le tendenze come si è sempre fatto, ma oggi lo si fa in una maniera tale da vedere tante fotocopie purtroppo, che siano le stesse melodie di genere future-bass, o che tutti remixino i brani celebri del momento in chiave psy-trance, ma soprattutto, con le stesse strategie di amministrazione dei social network, con le stesse foto di quando si sta sullo stage a suonare o si sta in studio (che nella maggior parte dei casi ha le sembianze di una camera con solo dentro un computer e 2 monitor, ma è un altro discorso). C'è un forte flusso di omologazione in un campo che ha da sempre decretato la sua storia con il totale contrario di ciò, e per una volta che al posto di vedere il solito DJ che realizza la stessa tecnica di mix, le stesse frasi per coinvolgere la folla, gli stessi movimenti di braccia e via discorrendo, abbiamo un personaggio che si è sempre voluto contraddistinguere in ogni aspetto, dobbiamo per l'ennesima volta manifestare l'ipocrisia comune.

"È un falso, neanche mixa e sta sempre a ballare". Se c'è un elemento che negli anni più si è manifestato come simbolo di questa ipocrisia, è sicuramente la volontà di volere il vero, il reale, il talento che sia davvero espresso. Con tutte le leak-news riguardo a ghost-producer di tracce storiche, DJ-set pre-mixati, raccomandazioni e molto altro che ha da sempre fatto parte non solo dell'elettronica, ma della musica intera, ancora c'è tutto questo lamento comune ad ogni minimo evento? Come se davvero la meritocrazia sia l'unico elemento che conti ancora? È estenuante leggere o sentire tutto ciò, è estenuante vedere tutta questa ipocrisia convertita in lamentele momentanee senza il minimo segno di stanchezza nel realizzarle con una costanza allucinante, perchè se ieri "lo schifo" era il remix di Despacito, oggi è Salvatore Ganacci, certamente.

Se si pensa davvero che tutto questo sistema possa progredire in un futuro più roseo attraverso diti puntati e una triste omologazione dettata dalle tendenze, ci ritroviamo sull'orlo di un tramonto sempre più oscuro.

Meno lamentele, molta meno aria alle bocche e più originalità e musica di qualità per cortesia.

 

 

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