Madonna, arrestato l'hacker colpevole del leak di Rebel Heart
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La polizia israeliana ha arrestato l'uomo responsabile del furto e messa online di "Rebel Heart", l'ultimo album di Madonna.
La popstar aveva parlato di stupro artistico da parte dell'hacker rimanendo profondamente colpita per quanto accaduto.
Secondo le indiscrezioni trapelate si tratta di un individuo di 39 anni, ex concorrente di un talent show, colpevole di molti altri leak. Dalle indagini è infatti emerso che il pirata informatico era riuscito a entrare nei pc di altri artisti internazionali, anche se al momento non è noto chi siano.
Era stato il manager di Madonna, Guy Oseary, a sporgere formalmente denuncia parlando di una "perdita devastante", non solo dal punto di vista artistico ma anche economico.
La cantante ha ringraziato pubblicamente le forze dell'ordine per l'impegno profuso con un messaggio sulla sua pagina ufficiale Facebook: "Sono profondamente grata all'FBI, agli investigatori israeliani e a chiunque altro abbia contribuito a portare all'arresto dell'hacker. Apprezzo profondamente i fan che ci hanno fornito informazioni e continueranno a farlo. Come ogni cittadino ho il diritto alla privacy. Questa invasione nella mia vita - dal punto di vista creativo, professionale e personale - è stata un'esperienza profondamente devastante e dannosa come deve essere stata per tutti gli artisti che ne sono stati vittime".
Il pensiero a quest'ultima affermazione corre subito a , che a sorpresa ha pubblicato con due mesi di anticipo il suo nuovo lavoro "Vulnicura" proprio per paura che fosse diffuso illegalmente.
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