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Il reggaeton sta davvero influenzando la musica elettronica?

Analizziamo i vari step che stanno pian piano dando vita a questa tendenza: moda passeggera o segnale per futuri sviluppi da non sottovalutare?

Amir Bani Autore:

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Axwell Ʌ Ingrosso in vesti latine.

Mi piacerebbe introdurre questo articolo partendo da un'app che ormai appartiene alla vita di tutti i nostri giorni, ovvero Spotify. Ma quanto è potente Spotify? Ricordo ancora quando 4/5 anni fa, nell'App Store del mio vecchio iPhone, tra le novità suggerite dagli sviluppatori di Cupertino, trovai questa app tutta verde. La provai, e ad essere sincero non ne rimasi così sbalordito, più che altro, dentro di me dicevo: "Ho solo una settimana gratuita e fine? Perché dovrei pagare un servizio ogni mese quando posso tranquillamente continuare a scaricare le mie canzoni preferite e caricarle tramite iTunes? Le mie canzoni di musica elettronica preferite neanche sono presenti, a che mi servirebbe?" Bene, nell'arco di pochissimo tempo la situazione si è letteralmente ribaltata ad oggi. Spotify ad oggi è il simbolo lampante dello streaming musicale, con una tale interconnessione con i nostri social network preferiti al punto da diventare esso stesso tale medesimo, attraverso le playlist personalizzate: una vera e propria arma di comunicazione a mio avviso, dove ognuno può esprimere i suoi gusti, le proprie ispirazioni e anche sensazioni personali come felicità o addirittura depressione attraverso le playlist, dove possiamo in un certo conoscere o capire le persone che ci interessano attraverso esse. La potenza di Spotify è stata così travolgente al punto da aver "costretto" a cambiare i movimenti delle etichette discografiche. I più attenti avranno di certo notato, che nel giro di 2/3 anni, le label come Protocol Recordings o Revelead Recordings, da che pubblicavano i loro brani solo ed esclusivamente di lunedì, pian piano si sono sempre più orientati a rilasciare le loro produzioni di venerdì. La ragione? Spotify! Visto che ogni venerdì si aggiornano tutte le playlist di più successo gestite dalla piattaforma stessa, le case discografiche, per trarre maggiore efficacia ai lanci dei loro dischi, soprattutto per il fatto che ormai la grande fetta degli ascoltatori usufruisce dello streaming, lanciano in maniera massiccia i loro prodotti in tale giorno della settimana per ottenere più hype e ascolti possibile.

Share, listen,enjoy: Spotify

E a proposito di ultime uscite... Lo scorso venerdì, tra le tante release presenti, ce n'è stata una che ha suscitato stupore, per non dire scalpore per alcuni. Axwell Ʌ Ingrosso, dopo il grande successo di More Than You Know che ci ha accompagnato per tutta l'estate (riscontrando anche un egregio successo qui in Italia nelle classifiche pop), hanno lanciato una edit in lingua prevalentemente spagnola della loro hit, intitolata Màs De Lo Que Sabes (semplice traduzione del titolo originale). A interpretare questa versione in salsa reggaeton non potevano che non esserci dei big del panorama latino: Sebastian Yatra, Cali Y El Dandee. Nomi che nonostante siano per qualcuno una totale incognita, hanno un'importante rilevanza negli ascoltatori del loro specifico target, con i loro maggiori successi musicali che hanno raggiunto numeri impressionanti: 301 milioni di visualizzazioni su YouTube per il primo, 668 per gli ultimi 2; dati che danno ancora più senso alla scelta strategica dei 2 produttori svedesi. Per quanto può sembrare un lancio inedito nel panorama della dance elettronica, non si tratta di una novità assoluta: la base resta la stessa, nessun tipo di cambio se non di acapella, in questo caso dall'inglese allo spagnolo, e basti pensare che nell'ormai lontano 2007, Avril Lavigne, con il suo successo di Girlfriend, ha rilasciato un EP dello stesso brano ma in 8 lingue (tra cui l'italiano). Se, per ovvie ragioni, questa edit ha suscitato grande emozione per i followers del duo provenienti dalla Spagna e le nazioni del Sud America, d'altro canto c'è da rendere noto lo scalpore e la contraddizione da una grande parte dei fan: i dati sul video postato sulla loro pagina Facebook parlano chiaro, su 14 000 reazioni complessive, 3,5 di esse sono di disapprovazione (Grrr reaction - la più utilizzata tra tutte dopo quella del Like), sensazione che si manifesta anche tra i commenti più rilevanti. 

Questa ennesima mossa di collaborare  con artisti della scena reggaeton, da sempre più corpo all'ipotesi di dove la tendenza nel mondo della musica dance elettronica si sta sempre più orientando. Se abbiamo iniziato quest'estate ascoltando il nuovo EP dei Major Lazer (che quasi da sempre hanno legato il loro sound al reggaeton per varie tracce), in cui era presente la collaborazione con J Balvin, c'è da ricordare l'ondata di remix della sua hit (Mi Gente) in giro per tutti i mainstage della festival season. Alesso, Steve Aoki, Cedric Gervais, Dr. Phunk, SDJM, Dillon Francis, Hardwell & Quintino, Sunnery James & Ryan Marciano, fino ad Henry Fong. Una moltitudine di artisti folgorati dalle sonorità latine del cantante colombiano.

Alesso Remix

#migente @jbalvin @willywilliamofficiel 🎥: @blonde.media

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Steve Aoki Remix

Dillon Francis Remix

MI GENTE @jbalvin @willywilliamofficiel (📹 by @nickfarrar)

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Hardwell & Quintino Remix

Per chiudere il cerchio di tutti i segnali che abbiamo percepito quest'estate di questa tendenza, non possiamo non citare il nostro connazionale Angemi: all'esordio nel mainstage del Tomorrowland, il produttore ventunenne ha sfoggiato nel suo DJ-set il suo remix (in collaborazione con Dimitri Vegas & Like Mike) del brano più riprodotto di sempre su YouTube (oltre i 3 miliardi di views): Despacito. Oltre a tutte le polemiche e le chiacchiere da bar scaturite, la produzione ha avuto un hype così alto da arrivare ad oltre le 15 milioni di visualizzazioni su Facebook (12 entro la prima settimana).

In conclusione, dopo aver analizzato tutte queste produzioni, la questione rimane semplice: davvero il mondo della elettronica si sta sempre più avvicinando (per non dire fondendo) alla scena reggaeton? O sono solo mosse strategiche per ricevere ulteriore seguito dal target latino-americano? C'è da dire che sta diventando sempre meno utopico pensare alla prima ipotesi, basta guardare a che livelli è arrivata l'unione tra l'elettronica e il rap, con Skrillex capostipite di questa consacrazione, con collaborazioni illustri con big come Kendrick Lamar (manca poco), Rick Ross, A$AP Rocky, The Game, Chance The Rapper etc., o Martin Garrix che con Maejor ha fondato il progetto AREA21. Per ora non ci resta che goderci (dipende dai gusti) Màs De Lo Que Sabes, e se in futuro usciranno ulteriori produzioni con le caratteristiche sopra descritte, non dite che non vi abbiamo avvisato. ⎺\_(ヅ)_/⎺

 

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