Laura Pausini racconta Simili: “Fare questo disco è stata un’avventura”
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aura Pausini – impegnata oltreoceano con il programma “La Banda” – esce in contemporanea mondiale con il nuovo album Simili (Similares nella versione spagnola) venerdì 6 novembre (Atlantic – Warner Music). Quindici tracce variegate che dal pop alla dance dimostrano ancora una volta lo straordinario talento vocale e interpretativo di un’artista che rappresenta l’estro italiano nel mondo (non caso il disco arriva in oltre 60 paesi...).
Brani intimi e personali (quelli che Laura definisce i “Più simili”) si alternano a pezzi di grande energia nei quali è evidente la lezione di star del pop internazionale, capaci di conquistare al primo ascolto. Eppure, è un disco interamente made in Italy se non nella sua realizzazione – è stato, infatti, registrato in molteplici città estere – quantomeno nella sua costruzione testuale e musicale. Tra gli artisti coinvolti ci sono, infatti, solo italiani: , e Lorenzo Jovanotti per citarne solo alcuni.
Laura ha presentato il suo nuovo lavoro da Miami e dalla chiacchierata intercontinentale è emerso un racconto intenso e autentico, pieno di entusiasmo e orgoglio. Vediamo cosa ha raccontato procedendo per tappe/argomenti:
Il Titolo dell’album
Simili è il concetto da cui tutto è partito, in riferimento alle impronte digitali che identificano ciascuno di noi ed è una parola che amo molto. Contiene un doppio significato, quello di uguale e diverso insieme: è un quasi uguali, uguali ma diversi. E dobbiamo godere di queste magnifiche diversità.
La cover dell’album
Tutto parte dalla natura: siamo nati dalla terra, che ci ha reso esseri umani. Volevo esprimere un senso di libertà e semplicità, nella grafica e nel look. Inoltre, c’è un simbolo, un quadrifoglio, formato dalla moltiplicazione in sequenza delle impronte digitali di un individuo: è un simbolo di fortuna, ma intesa come condivisione perché è l’unione di due impronte a creare una coppia, e quattro formano un quadrifoglio. È, quindi, anche simbolo d’amore.
Ispirazioni musicali e sperimentazione
La semplicità di scrittura è da sempre punto fermo della mia musica. In questo disco pezzi molto poetici e riflessivi, ma ho anche sperimentato con suoni e arrangiamenti diversi, grazie proprio al progetto “simili”. Forse anche l’essere mamma mi ha reso più forte, più coraggiosa e curiosa di provare cose nuove.
Il primo singolo: Lato destro del cuore
Ho scelto Lato destro del cuore come primo singolo da questo album per ragioni emotive e personali: al primo ascolto non l’ho capita, ma poi mi si è appiccicata addosso e sarò sempre orgogliosa di questa traccia. Ringrazio tanto le radio italiane che le stiano dando spazio anche se è una canzone difficile, poco immediata, che per questo rischiava di rimanere nascosta. E grazie anche al presidente di Warner Music che mi ha concesso di uscire con questo singolo.
Simili: sigla della prossima stagione di “Braccialetti Rossi” e (forse) prossimo singolo
Simili sarà probabilmente il secondo singolo estratto dall’album; di sicuro il brano sarà la sigla della prossima stagione della fiction “Braccialetti Rossi” di cui sono fan. Già dopo i primi episodi ho chiesto di partecipare alla serie con canzoni del mio repertorio e sono ancor più felice di esserci con un inedito.
La tracklist: Simili e + Simili
Per la prima volta non ci sono solo testi autobiografici in un mio album; ci sono anche storie che non necessariamente appartengono alla mia vita, ma nelle quali mi immedesimo completamente. Da qui la suddivisione della tracklist in Simili e + Simili, con le tracce maggiormente legate alla mia esperienza personale.
Collaborazioni: Biagio Antonacci
Biagio Antonacci è presente in tre brani: anzitutto Lato destro del cuore, il primo singolo di cui mi ha colpito subito la scrittura poetica tipicamente italiana e la melodia che rimanda agli anni ‘60 della musica italiana. Poi c’è È a lei che devo l’amore, ninna nanna dedicata a mia figlia Paola, e Tornerò (con calma si vedrà), tributo alla musica latina.
Collaborazioni: Lorenzo Jovanotti
Jova scrive in modo unico: da tempo c’era avevo voglia di cantare qualcosa di suo e negli anni è venuto per farmi ascoltare varie idee, ma ogni volta non ci convinceva del tutto. Quest’anno ha scritto tre canzoni per me, due più vicine al mio repertorio è una, Innamorata, che è stata una vera botta al primo ascolto: ho scelto questa! Mi sono ritrovata subito nonostante abbia una forte impronta personale di Lorenzo. È stata una vera scoperta e lo invito a scrivere ancora per me!
Collaborazioni: Giuliano Sangiorgi
Qualche anno fa Giuliano ha scritto un brano per Malika, e ascoltandolo in tv mi sono un po’ ingelosita. Così, gli ho scritto un messaggio “rimproverandolo” di non scrivere mai nulla per me e ci siamo salutati con la promessa che mi avrebbe mandato qualcosa. Poi più nulla: “forse non gli piacerò”, ho pensato. Alcuni mesi fa, invece, mi ha mandato una mail con la demo Sono solo nuvole, pianoforte e voce. Ho voluto che fosse lui stesso a produrre e arrangiare il pezzo per non snaturarlo troppo; è una delle canzoni più importanti della mia vita.
Progetti per la Rai: un nuovo programma?
Ringrazio la Raiuno e il direttore perché mi hanno dato la possibilità di presentare il mio album in TV: è cosa fantastica! Sarò in prima serata, in uno spazio privilegiato, per raccontare le nuove canzoni inedite. Per questo progetto, che qualcosa di nuovo per l’Italia, ho voluto con me Biagio Lorenzo e Giuliano. Non vedo l’ora di cantare queste nuove canzoni con la band!
Inoltre, con la Rai c’è l’dea di fare un programma tutto mio e questo mi permette di chiarire una questione. Tutti i talent italiani mi hanno chiamata come giudice (“Amici”, “The Voice” e “X Factor”), ma ho sempre rifiutato non perché volessi snobbarli, ma perchè Rai - dopo “Stasera Laura” – mi ha chiesto di pensare a un programma tutto mio in Italia. Non ho ancora dato l’ok, ma da gennaio mi siederò al tavolo con loro cercando di capire se è il progetto è realizzabile; sarebbe un sogno, certamente rischioso anche... Prima di decidere occorre capire come strutturalo e quali contenuti metterci. Per questo ho deciso di aspettare. Se dovessi scegliere qualcuno che mi affianchi, la prima che chiamerò sarà Paola Cortellesi.
A Sanremo come ospite
Per quanto riguarda Sanremo, sono stata invitata da Conti ma non ho potuto accettare la co-conduzione perché sono a Miami fino a gennaio e mi pare corretto arrivare su quel palco con la preparazione di una sola settimana. È anche un impegno emotivo molto forte, che richiede impegno che si merita. Sarò ospite una sera e già mi emoziona l’idea: solo a parlarne resto senza salivazione!
Il tour negli stadi 2016
A giugno 2016 tornerò negli stadi giugno: questa scelta non è mia, ma è stata fortemente voluta dal fan club per rivivere le emozioni di San Siro nel 2007. Ho accettato questa difficile avventura e spero davvero di riuscire a riempire quelle location. Sarà uno spettacolo che mostrerà tutto il mio entusiasmo, con una scenografia e una scaletta diversi dal resto della tournée americana ed europea. Solo per l’Italia.
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