Taylor Swift apprezza Apple Music, pollice verso per Spotify
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Probabilmente molti ricorderanno la battaglia ingaggiata da Taylor Swift contro le piattaforme di musica streaming. Taylor Swift si era scagliata in particolare contro Apple Music che, per lanciare il nuovo servizio, aveva proposto tre mesi di prova gratuita agli utenti.
Il problema era che gli artisti non avrebbero ricavato nulla durante il periodo di prova. La popstar è andata su tutte le furie e ha deciso di scrivere una lettera aperta per difendere le sue ragioni contro quella che le sembrava una ingiustizia, oltre che un danno. La cantante, intervistata da Vanity Fair (l'intervista sarà pubblicata sul numero di settembre), ha detto:
Ho scritto quella lettera alle quattro del mattino. Il contratto era appena stato spedito ai miei amici, e uno di loro mi ha inviato una fotografia. Ho letto il termine ‘nessuna compensazione per il proprietario dei diritti’. A volte mi sveglio nel pieno della notte e scrivo una canzone e non riesco a dormire fin quando non l’ho finita, e questo è quello che è successo con quella lettera.
La cantante non immaginava minimamente che quella lettera potesse essere presa in seria considerazione dalla Apple, tanto è vero che alla fine è stato raggiunto un accordo soddisfacente per tutti, retribuendo gli artisti anche per il periodo di prova gratuita di Apple Music: "Apple mi ha trattato come una voce della comunità creativa a cui loro tengono molto". Poi arriva la frecciatina a Spotify (dalla piattaforma è stato ritirato l'intero catalogo dell'artista), con tanto di termini tipici di chi "mastica" Economia e Finanza:
Ho trovato davvero ironico che un’azienda miliardaria abbia reagito alla mia critica con umiltà, mentre una startup senza cash flow reagisca alle critiche come se fosse una corporate machine.
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